Party system volatility, regeneration and de-institutionalization in Western Europe (1945–2015)

Alessandro Chiaramonte

48 ARTICOLI 0 COMMENTI
Alessandro Chiaramonte è Professore ordinario in Scienza politica presso l’Università di Firenze, dove insegna Sistema politico italiano ed Elezioni, partiti e opinione pubblica. Laureato nella facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienza politica nel 1996. È stato Research fellow presso la London School of Economics and Political Science. Fondatore e membro del Centro Italiano di Studi elettorali (CISE), è anche componente del comitato direttivo della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), della Società Italiana di Studi Elettorali (SISE) e dell'Associazione Studi e Ricerche Parlamentari. Sotto il profilo della ricerca, si è occupato dello studio di vari aspetti della transizione politica italiana, con particolare riferimento alle elezioni e alle riforme istituzionali introdotte e progettate ai vari livelli di governo. Più recentemente è impegnato inoltre nell'analisi della trasformazione dei sistemi partitici, sia di quello italiano sia in prospettiva comparata soprattutto europea. Su questi temi ha scritto vari saggi. E' autore di "Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti" (Il Mulino, 2005). Ha curato (con Roberto D'Alimonte) "Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000" (Il Mulino, 2000), "Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006 (Il Mulino, 2007), "Proporzionale se vi pare. Le elezioni politiche del 2008" (Il Mulino, 2010) e (con Giovanni Tarli Barbieri) "Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle regioni italiane" (Il Mulino, 2007) e "Il premio di maggioranza" (Carocci, 2011). Tra il 2002 e il 2004 è stato consulente del Consiglio regionale della Toscana nella predisposizione della nuova legge elettorale e della legge sulle primarie.

Chiaramonte, A., & Emanuele, V. (2015). Party system volatility, regeneration and de-institutionalization in Western Europe (1945–2015). Party Politics, 1354068815601330. Abstract Despite a great flourishing of studies about Latin America and Central and Eastern Europe, the issue of party system institutionalization has been widely neglected in Western Europe, where the presence of stable and predictable patterns of interactions among political actors has been generally taken for granted for a long time. Nevertheless, party system institutionalization is not something that can be gained once and for all. This article proposes a theoretical reconceptualization and a new empirical operationalization of party system (de-)institutionalization. Furthermore,...

CHIARAMONTE, A. C. A. (2015). The unfinished story of electoral reforms in Italy. CONTEMPORARY ITALIAN POLITICS, 7, 10–26.

di Alessandro Chiaramonte e Vincenzo Emanuele Il sistema partitico italiano è ormai da qualche anno in uno stato di accelerata de-istituzionalizzazione (Chiaramonte e Emanuele 2014), caratterizzato dal disallineamento tra elettori e partiti e dunque da una forte fluidità nei comportamenti di voto (e di non voto). Lo abbiamo visto in modo eclatante in occasione delle elezioni politiche del 2013, quando il Movimento 5 stelle si è affermato a scapito dei partiti mainstream conquistando oltre 8 milioni e mezzo di nuovi elettori. Ne abbiamo avuto un'ulteriore conferma con le elezioni europee del 2014, che – certo – non sono elezioni politiche,...

di Alessandro Chiaramonte  Il testo di legge depositato in Commissione Affari Costituzionali della Camera frutto dell’accordo raggiunto nei giorni (nelle ore) scorsi tra alcune forze politiche, Pd e Fi in primis, configura un sistema elettorale che si pone in continuità con quelli già da anni sperimentati in Italia a tutti i livelli di governo – nel senso che si tratta di un sistema “misto” maggioritario-proporzionale e che l’elemento caratterizzante è dato dal premio di maggioranza – ma che presenta comunque significative novità, fermo restando ulteriori modifiche che potranno intervenire da qui alla sua eventuale approvazione. Rispetto alla legge Calderoli, da...

Nel corso degli ultimi 20 anni il sistema partitico del nostro paese è stato attraversato da profondi mutamenti. Dopo la lunga stagione del pluralismo estremo e polarizzato degli anni della Prima Repubblica, a partire dal 1994 si è progressivamente mosso verso un sistema bipolare con alternanza caratterizzato da alti livelli di frammentazione e discontinuità dell’offerta politica, fino alla svolta quasi-bipartitica delle elezioni del 2008. Il capitolo ha l’obiettivo di analizzare il cambiamento del sistema partitico italiano avvenuto con le elezioni del 2013 dalle quali è emerso un sistema sostanzialmente tripolare che ha stravolto l’assetto bipolare precedente in un quadro di crescente destrutturazione e di fluidità elettorale che ha pochi eguali nella storia elettorale dell’Europa occidentale. Quali sono le caratteristiche del nuovo sistema partitico italiano? Quali fattori lo hanno determinato? Cosa spiega la sua perenne instabilità? Servendosi di molteplici indicatori e attraverso un approccio empirico e attento alla comparazione con altri casi europei il capitolo cercherà di dare risposta a questi interrogativi.