Doppia preferenza: raddoppiano le donne nei consigli comunali

Federico De Lucia

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Federico De Lucia ha conseguito la laurea magistrale in Scienza della Politica e dei Processi Decisionali, presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Firenze, discutendo una tesi dal titolo “Le Regioni a Statuto Speciale nella Transizione italiana. Forma di governo, sistema elettorale, sistema partitico.” Nel periodo degli studi universitari ha svolto tre tirocini presso gli uffici della Regione Toscana, nel Settore di assistenza alla I Commissione (Affari Istituzionali, Programmazione e Bilancio) del Consiglio e nell'Osservatorio elettorale regionale, presso la Presidenza. Ha poi partecipato poi al Seminario di Studi e Ricerche Parlamentari "Silvano Tosi". Dal luglio 2013 al maggio 2018 ha lavorato presso FB & Associati, una società che si occupa di consulenza nel campo delle relazioni istituzionali. In tale società ha fondato e poi diretto per cinque anni FBLab, un Centro studi che si occupa di monitoraggio parlamentare e analisi dello scenario politico. Inoltre, è membro del CISE sin dalla sua costituzione, ha scritto numerosi contributi nei Dossier CISE e ha curato il quarto volume (Le Elezioni Politiche 2013). Oggi è funzionario del Ministero dell'Interno. I suoi principali interessi sono lo studio dell’assetto istituzionale, dei sistemi elettorali e dell’evoluzione storica dei sistemi partitici, nonché la raccolta, la catalogazione ed il confronto dei dati elettorali, a livello locale, nazionale ed internazionale.

di Federico De Lucia e Giuseppe Martelli  Uno dei dibattiti più accesi all’interno dello spazio pubblico italiano ha riguardato e riguarda la necessità di un’equa rappresentanza di genere, all’interno delle assemblee elettive. In questa sede è impossibile ripercorrere tutte le proposte e gli esperimenti che, in ambito elettorale, hanno riguardato il potenziamento della rappresentanza femminile nella sfera politica; tuttavia possiamo ricordare che la Campania prevede, già dal 2010, un sistema di doppia preferenza (purché le preferenze espresse siano attribuite a candidati di diverso genere) del tutto simile a quello adottato nelle ultime elezioni comunali. L’introduzione delle doppia preferenza per le elezioni...

di Federico De Lucia Da un punto di vista cronologico, è indubbio che lo “tsunami a 5 stelle” sia iniziato con le elezioni comunali della primavera 2012. A quel primo successo sono seguiti quello regionale siciliano dell’autunno seguente e quello delle politiche di febbraio. Oggi, ad un anno di distanza, e a seguito della tornata elettorale amministrativa appena conclusasi, è impossibile celare l’impressione che l’onda si sia placata. Tale impressione la ricaviamo dal confronto fra le comunali di oggi e le recenti elezioni politiche. Tuttavia, come già si è detto, si tratta di un confronto in gran parte fuorviante: per...

di Matteo Cataldi e Federico De Lucia In questa tornata elettorale amministrativa si è votato in tre comuni capoluogo della cosiddetta “ex zona bianca”: si tratta di Brescia, Vicenza e Treviso. In due di queste città, il sindaco uscente era di centrodestra: a Brescia il pdiellino Paroli, a Treviso il leghista Gobbo (in realtà “facente le veci” istituzionali del vicesindaco, lo storico “sceriffo” Gentilini). A Vicenza invece, il sindaco uscente era l’esponente democratico Variati. Sia Variati che Paroli hanno scelto di ricandidarsi: a Treviso invece è Gentilini ad aver scelto di tornare in campo in prima persona. I risultati sono stati...

di Federico De Lucia Coerentemente con la propria eccentricità culturale, la Regione speciale della Valle d’Aosta si configura come abbastanza anomala rispetto alle altre (sia ordinarie che speciali) dal punto di vista del proprio assetto istituzionale. Infatti, assieme alla Provincia autonoma di Bolzano, è l’unico ente territoriale subnazionale italiano che non prevede l’elezione diretta del proprio vertice monocratico. Gli elettori eleggono il Consiglio regionale, che poi elegge, fra i suoi membri, il Presidente della Regione, a maggioranza assoluta e con scrutinio segreto. Il Presidente propone al Consiglio una giunta di assessori, che deve essere approvata da una seconda votazione dell’assemblea....

di Federico De Lucia In questo articolo mostriamo le percentuali di consenso ottenute dalle coalizioni e dai partiti alle recentissime elezioni comunali. L’aggregato territoriale cui facciamo per il momento riferimento è l’insieme dei 16 comuni capoluogo in cui si è votato domenica e lunedì scorsi. Poiché in tale aggregato una componente demografica estremamente significativa è costituita dal comune di Roma, presentiamo i risultati della capitale separati da quelli degli altri 15 comuni. Nella Tabella 1 sono riportati i risultati della competizione maggioritaria, ovvero quella fra i candidati alla carica di sindaco. Il confronto è operato con la tornata amministrativa precedente, che...