Il risultato? Ancora il clima del 4 marzo, ma il M5S (come nel 2013) non rende bene alle comunali

Nicola Maggini

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Nicola Maggini è ricercatore in scienza politica. È membro del laboratorio di ricerca spsTREND "Hans Schadee" presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, del CISE (Centro Italiano Studi Elettorali) e di ITANES (Italian National Election Study). In precedenza è stato Jean Monnet Fellow presso lo Schuman Centre for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo e ha partecipato a due progetti di ricerca europei Horizon 2020: Sirius-Skills and Integration of Migrants, Refugees and Asylum Applicants in European Labour Markets e TransSol-Transnational solidarity at times of crisis. Si è addottorato, con lode, in Scienza della Politica all’Istituto Italiano di Scienze Umane nel marzo 2012. Ha pubblicato articoli in diverse riviste scientifiche italiane e internazionali, tra cui European Political Science Review, Journal of Common Market Studies, West European Politics, American Behavioral Scientist, South European Society and Politics, Italian Political Science Review, Journal of Contemporary European Research, Quality & Quantity, Italian Political Science, Italian Journal of Electoral Studies, International Sociology e Quaderni di Scienza Politica. Ha pubblicato, per Palgrave MacMillan, il libro Young People’s Voting Behaviour in Europe. A Comparative Perspective (Palgrave Macmillan, 2016). È inoltre coautore di diversi capitoli in volumi collettanei e ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE. Ha curato (con Andrea Pedrazzani) Come siamo cambiati? Opinioni, orientamenti politici, preferenze di voto alla prova della pandemia (Fondazione Feltrinelli, 2021). Infine, è autore di diverse note di ricerca pubblicate nella serie dei Dossier CISE. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo studio degli atteggiamenti e comportamenti socio-politici, dei sistemi elettorali, del comportamento di voto e della competizione partitica in prospettiva comparata.

Come è possibile sintetizzare il dato politico che emerge dalle elezioni comunali? Chi ha vinto e chi ha perso? E’ cambiato qualcosa nel clima politico del paese rispetto al 4 marzo? Risposta secca: il clima politico non sembra cambiato dal 4 marzo. Rispetto alle comunali di cinque anni fa, i vincitori del 4 marzo si sono rafforzati, e i perdenti si sono indeboliti. Tuttavia, c’è una variabile fondamentale che ha prodotto il cattivo risultato del M5S e il discreto risultato del centrosinistra: si tratta della capacità dei vari schieramenti di trasformare in voti alle comunali i propri voti alle politiche....

Il 10 giugno gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare i sindaci e i consigli comunali di 760 comuni di cui 109 superiori ai 15.000 abitanti, fra i quali anche 20 capoluoghi di provincia. Si tratta di una tornata numericamente un po' inferiore rispetto alla media annuale delle elezioni comunali. Basti pensare che nel 2016 si votò in 1.342 comuni di cui 143 superiori (fra i quali le quattro maggiori città del paese), mentre nel 2017 i comuni superiori furono addirittura 160 fra cui Genova e Palermo. Anche considerando i cittadini coinvolti dal voto, nel 2016 la...

Il sondaggio CISE-Sole 24 Ore sulle intenzioni di voto alle elezioni politiche del 4 marzo offre spunti interessanti anche per ciò che concerne l’analisi del voto per classi di età. L’età infatti è una caratteristica socio-demografica che può avere una influenza sulle scelte di voto e tradizionalmente negli studi elettorali sono due gli effetti legati all’età: l’effetto generazione –per cui le persone di un stessa coorte di età sono influenzate (in maniera stabile nel corso del tempo) nei propri comportamenti politico-elettorali dal periodo storico in cui si sono socializzate alla politica– e l’effetto ciclo di vita – per cui...

Nel sondaggio CISE-Sole 24 Ore sulle intenzioni di voto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, abbiamo chiesto agli intervistati non solo il tradizionale voto alla lista, ma anche il voto al candidato nel loro collegio uninominale (menzionando i nomi dei candidati e delle rispettive liste che li sostenevano). Incrociando il voto al partito con il voto al candidato nel collegio uninominale (vedi Tabella 1), è possibile capire se voto di lista e voto al candidato coincidano o se esista invece una discrasia tra arena proporzionale e maggioritaria. Tabella 1 – Matrice di flusso fra intenzioni di voto alla lista...

Domenica 24 settembre gli elettori tedeschi si sono recati alle urne per il rinnovo del Bundestag. Si è trattato della quarta elezione politica che ha riguardato un paese importante dell’Unione Europea nel corso del 2017, dopo Olanda, Francia e Regno Unito. L’esito delle elezioni è stato in linea con quanto previsto dai sondaggi, anche se con qualche piccola sorpresa circa le percentuali raccolte dai vari partiti: la CDU-CSU della Cancelliera Angela Merkel è stato nettamente il partito più votato come rilevato nelle intenzioni di voto della vigilia, ma con una percentuale un po’ inferiore rispetto a quella preventivata, mentre...