Leggi elettorali

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Leggi elettorali

Vincenzo Emanuele La legge elettorale approvata al Senato lo scorso 27 gennaio configura un sistema elettorale che si pone in continuità con quelli già da anni sperimentati in Italia a tutti i livelli di governo – nel senso che si tratta di un sistema “misto” maggioritario-proporzionale i cui elementi caratterizzanti sono il premio di maggioranza e il doppio turno eventuale –  ma che presenta comunque significative novità. Le più rilevanti riguardano: 1) le modalità di assegnazione del premio di maggioranza; 2) la previsione di un ballottaggio; 3) la soglie di sbarramento;  4) il numero e l’ampiezza dei collegi elettorali; 5) le...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 giugno La soglia al 5% c’è, e senza trucchi per aggirarla. Questa è la buona notizia che si ricava dalla lettura del testo del nuovo sistema elettorale, cosiddetto tedesco, che ora va in aula alla Camera. Imboscate di vario tipo sono sempre possibili soprattutto al Senato, ma l’accordo dei quattro maggiori partiti dovrebbe essere una garanzia. Così, per ora registriamo che la promessa di una soglia vera è stata mantenuta. Ci sono anche i collegi uninominali. Rispetto alla proposta originale quelli delle 18 regioni regolate dalla nuova legge sono diminuiti da 303...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 2 ottobre 2016 La legge elettorale è meno importante della riforma costituzionale. Questa affermazione fatta da Renzi l’altro ieri a Perugia è sbagliata. E' vero esattamente il contrario.  Senza una buona legge elettorale la riforma costituzionale da sola non può favorire la cosa che oggi conta di più, e cioè la stabilità dei governi. Per cambiare l’Italia, per far fronte alle sfide della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica occorrono governi capaci di durare. Governi con un orizzonte temporale. E per cercare di arrivare a questo risultato il sistema elettorale è una...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 Dicembre I partiti della attuale maggioranza litigano su tutto, ma non sulla riforma elettorale. Pare che abbiano trovato un accordo su un sistema proporzionale. I dettagli non sono ancora noti, ma spagnolo o italiano, di proporzionale si tratta. E così gli elettori italiani che da anni votano per eleggere direttamente il governo dei comuni e delle regioni verranno definitivamente privati della possibilità di eleggere il governo nazionale. Voteranno per uno dei partiti in campo e saranno i partiti dopo il voto a decidere con chi fare il governo. Insomma torniamo alla Prima...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 marzo Ci vuole coraggio a riproporre in piena pandemia la questione della riforma elettorale. Enrico Letta lo ha fatto ben sapendo che il tema non è in cima alle priorità degli italiani. Ma ha fatto bene. Finché non si troverà il modo di stabilizzare i governi nazionali, come è stato fatto per quelli comunali e regionali, l’Italia non arresterà il declino. Non volendo cambiare la forma di governo o modificare la costituzione lo strumento da usare è il sistema elettorale.   Attualmente...