Referendum 2016

Referendum 2016

Referendum 2016

di Vincenzo Emanuele Nella Prima Repubblica, quando il tradizionale cleavage di classe era ancora molto forte, l’incrocio del voto con la categoria professionale rivelava una netta dicotomia tra le intenzioni di voto della borghesia e quelle degli operai: dirigenti, professionisti e grandi imprenditori mostravano un massiccio sostegno per la DC e i partiti di destra (PLI e MSI), mentre gli operai votavano prevalentemente il PCI e il PSI. Nel corso della Seconda Repubblica queste differenze si sono affievolite, dal momento che quote crescenti della classe operaia hanno iniziato a votare partiti di destra, e allo stesso modo la borghesia si è divisa tra...

Recent electoral events (the Brexit referendum; Trump's victory) have testified a phenomenon that is increasingly relevant in recent elections: the presence of an information gap in the first hours after the end of the scrutiny. As first results start to flow in from specific local areas, uncertainty emerges. This is especially true when results come from areas with a particularly specific political tradition, so that the partial scrutiny is not representative of what might be the final result. This often produces a deep uncertainty, with relevant effects not only on public opinion and politicians' reactions, but also (an perhaps...

di Matteo Cataldi Il Veneto è la regione del centro-nord in cui si è registrata la più alta percentuale di contrari alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Il No in questa regione ha raggiunto il 62% dei voti validi. Nel comune di Treviso l'esito non è stato diverso, ma il distacco tra il Si e il No è stato di "soli" 10 punti (55% a 45%). Un esito che se raffrontato con quello dell'intera provincia (Sì 37%; No 63%) conferma le indicazioni che avevamo fornito in questo articolo, di una differenza sostanziale tra centri urbani e periferie nel sostegno/avversione alla...

di Roberto D'Alimonte e Vincenzo Emanuele Pubblicato sul Sole 24 Ore il 6 dicembre 2016 Tra i tanti dati interessanti di questo voto referendario ce n’è uno che spiega più di altri cosa è successo effettivamente Domenica. Nei 100 comuni con la percentuale più alta di disoccupati ha vinto il NO con il 65,8%. Nei 100 comuni con la più bassa il SI ha prevalso con il 59%. E’ quello che emerge dalla analisi fatta dopo il voto da You Trend. Come si è sempre sospettato è la insoddisfazione per la situazione economica il fattore più importante per spiegare la vittoria...

NOTA: soprattutto nelle prime fasi dello scrutinio (con pochi comuni pervenuti) le proiezioni sono tendenzialmente molto instabili, e soggette a notevoli oscillazioni. Come sono prodotte le proiezioni (in English)