Senza categoria

Senza categoria

Senza categoria

È di poche ore fa la notizia della scomparsa di Hans Schadee. A chi non fa parte della comunità dei sociologi e politologi quantitativi italiani forse questo nome non dirà granché. Tuttavia si tratta di un nome che invito tutti i lettori di questo sito – politici, giornalisti, studenti, semplici cittadini interessati all’analisi delle elezioni – a ricordare, d’ora in avanti. Perché, banalmente, Hans è stato all’origine della diffusione in Italia (e ne è rimasto un punto di riferimento per decenni) degli strumenti avanzati di analisi quantitativa al servizio delle scienze sociali, in particolare (ma non solo) per le analisi dei comportamenti di voto.

Il 14 e 15 maggio è andato in scena il primo turno delle elezioni amministrative in 91 comuni superiori ai 15.000 abitanti. L’articolo scritto precedentemente da Matteo Boldrini e Aldo Paparo ha fotografato la situazione relativa all’affluenza, sottolineando la tendenza in diminuzione della partecipazione elettorale nel Paese. Spostando invece il focus sull’interpretazione dei risultati, possiamo ora derivare importanti indicazioni sui vincitori e i perdenti di queste elezioni. Come muoverci? Un criterio solido è quello di procedere al conteggio del numero di sindaci vincenti per coalizione, disaggregando il dato sia per macroarea geografica che per caratteristica del comune (capoluogo di Provincia), e infine comparandolo con i risultati delle...

Riproduciamo qui tradotto un articolo apparso oggi sul blog EUROPP della London School of Economics(traduzione di Federico Trastulli) Le elezioni presidenziali americane del 3 novembre saranno seguite dall'Europa con grande intersse. Basandosi su recenti dati di sondaggio originali, Davide Angelucci, Lorenzo De Sio, Morris P. Fiorina e Mark N. Franklin illustrano la sfida che attende Donald Trump nel suo tentativo di rielezione. Al momento non ci sono temi divisivi su cui Trump si trova a ottenere più sostegno da indipendenti e democratici di quanto non possa perdere dalla sua stessa base elettorale; mentre...

945 parlamentari erano troppi? 600 sono troppo pochi? Ed esiste un numero “ottimale” di parlamentari? Il problema non è nuovo nella scienza politica, e uno dei contributi più interessanti sul tema è arrivato anni fa da Rein Taagepera, forse uno dei più importanti politologi viventi, insignito nel 2008 dell’ambitissimo premio Skytte, la più prestigiosa onorificenza nell’ambito della scienza politica, equivalente di un premio Nobel per questa disciplina. In una serie di articoli Taagepera (2002; 1972) si confrontò con il problema delle dimensioni ottimali di un’assemblea rappresentativa partendo da un punto di vista molto semplice....

Per citare l'articolo: Emanuele, V. and Chiaramonte, A. (2020), 'Going out of the ordinary. The de-institutionalization of the Italian party system in comparative perspective', Contemporary Italian Politics, https://doi.org/10.1080/23248823.2020.1711608. Scarica l'articolo qui ABSTRACT Since 2013, the Italian party system has been in turmoil as the old bipolar structure has been swept away by the emergence of new competitors and skyrocketing voter volatility. Instead of being characterized by stabilization, the 2018 general election continued to show turmoil, with a substantial shift in the balance of power...