Populist Success in a Hung Parliament: The 2018 General Election in Italy

The 2018 Italian general elections were a crucial test to assess the resilience of mainstream parties vis-à-vis the challenge provided by populist forces and the stabilisation of the tripolar party system emerged in 2013. The article analyses the outcome of the election, whose most remarkable result was the unprecedented success of two populist parties, the M5S and the Lega, by focusing on key aspects such as the new electoral system, the coalition-building process, the electoral campaign, the evolution of the Italian party system, and the analysis of vote shifts between parties.

Alessandro Chiaramonte è Professore ordinario in Scienza politica presso l’Università di Firenze, dove insegna Sistema politico italiano ed Elezioni, partiti e opinione pubblica. Laureato nella facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienza politica nel 1996. È stato Research fellow presso la London School of Economics and Political Science. Fondatore e membro del Centro Italiano di Studi elettorali (CISE), è anche componente del comitato direttivo della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), della Società Italiana di Studi Elettorali (SISE) e dell'Associazione Studi e Ricerche Parlamentari. Sotto il profilo della ricerca, si è occupato dello studio di vari aspetti della transizione politica italiana, con particolare riferimento alle elezioni e alle riforme istituzionali introdotte e progettate ai vari livelli di governo. Più recentemente è impegnato inoltre nell'analisi della trasformazione dei sistemi partitici, sia di quello italiano sia in prospettiva comparata soprattutto europea. Su questi temi ha scritto vari saggi. E' autore di "Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti" (Il Mulino, 2005). Ha curato (con Roberto D'Alimonte) "Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000" (Il Mulino, 2000), "Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006 (Il Mulino, 2007), "Proporzionale se vi pare. Le elezioni politiche del 2008" (Il Mulino, 2010) e (con Giovanni Tarli Barbieri) "Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle regioni italiane" (Il Mulino, 2007) e "Il premio di maggioranza" (Carocci, 2011). Tra il 2002 e il 2004 è stato consulente del Consiglio regionale della Toscana nella predisposizione della nuova legge elettorale e della legge sulle primarie.
Vincenzo Emanuele è professore associato in Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze con una tesi sul processo di nazionalizzazione del voto in Europa occidentale e le sue possibili determinanti. La sua tesi ha vinto il Premio 'Enrico Melchionda' conferita alle tesi di dottorato in Scienze Politiche discusse nel triennio 2012-2014 e il Premio 'Celso Ghini' come miglior tesi di dottorato in materia elettorale del biennio 2013-2014. È membro del CISE, di ITANES (Italian National Election Studies) e del Research Network in Political Parties, Party Systems and Elections del CES (Council of European Studies). I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle elezioni e i sistemi di partito in prospettiva comparata, con particolare riferimento ai cleavages e ai processi di nazionalizzazione e istituzionalizzazione. Ha pubblicato articoli su European Journal of Political research, Comparative Political Studies, Party Politics, South European Society and Politics, Government and Opposition, Regional and Federal Studies, Journal of Contemporary European Research, oltre che sulle principali riviste scientifiche italiane. La sua prima monografia Cleavages, institutions, and competition. Understanding vote nationalization in Western Europe (1965-2015) è edita da Rowman and Littlefield/ECPR Press (2018), mentre la seconda The deinstitutionalization of Western European party systems è edita da Palgrave Macmillan. Sulle elezioni italiane del 2018, ha curato la Special Issue di Italian Political Science ‘Who’s the winner? An analysis of the 2018 Italian general election’. Clicca qui per accedere sito internet personale. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.
Nicola Maggini è ricercatore in scienza politica. È membro del laboratorio di ricerca spsTREND "Hans Schadee" presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, del CISE (Centro Italiano Studi Elettorali) e di ITANES (Italian National Election Study). In precedenza è stato Jean Monnet Fellow presso lo Schuman Centre for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo e ha partecipato a due progetti di ricerca europei Horizon 2020: Sirius-Skills and Integration of Migrants, Refugees and Asylum Applicants in European Labour Markets e TransSol-Transnational solidarity at times of crisis. Si è addottorato, con lode, in Scienza della Politica all’Istituto Italiano di Scienze Umane nel marzo 2012. Ha pubblicato articoli in diverse riviste scientifiche italiane e internazionali, tra cui European Political Science Review, Journal of Common Market Studies, West European Politics, American Behavioral Scientist, South European Society and Politics, Italian Political Science Review, Journal of Contemporary European Research, Quality & Quantity, Italian Political Science, Italian Journal of Electoral Studies, International Sociology e Quaderni di Scienza Politica. Ha pubblicato, per Palgrave MacMillan, il libro Young People’s Voting Behaviour in Europe. A Comparative Perspective (Palgrave Macmillan, 2016). È inoltre coautore di diversi capitoli in volumi collettanei e ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE. Ha curato (con Andrea Pedrazzani) Come siamo cambiati? Opinioni, orientamenti politici, preferenze di voto alla prova della pandemia (Fondazione Feltrinelli, 2021). Infine, è autore di diverse note di ricerca pubblicate nella serie dei Dossier CISE. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo studio degli atteggiamenti e comportamenti socio-politici, dei sistemi elettorali, del comportamento di voto e della competizione partitica in prospettiva comparata.
Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la Hoover Institution alla Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, Contemporary Italian Politics e su Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.