Flussi Livorno: il centrosinistra si riprende il comune rimobilitando il suo popolo (anche dal M5S ’18)

Cinque anni fa, dopo Parma, Livorno è stata la seconda città capoluogo di provincia, nella quale il Movimento 5 Stelle è riuscito a eleggere un proprio candidato sindaco (D’Alimonte 2014, Ribechini 2015), beneficiando anche dei voti del centrodestra (vedi sotto). Alle amministrative del 2019, invece, quando il ballottaggio è stato fra il candidato sindaco del centrosinistra e quello del centrodestra, il M5S non ha dato indicazioni di voto; e, fra i suoi elettori, la maggior parte di chi ha votato ha scelto il candidato del centrosinistra. Così Luca Salvetti ha sconfitto con il 63,3% dei voti il candidato del centrodestra Andrea Romiti.

In primo luogo, utilizzando anche i dati delle ultime elezioni politiche, è possibile osservare le dinamiche dei risultati elettorali che si sono susseguiti in città tra le elezioni del 2014 e del 2019 (Tab. 1).

Emerge una consistente variabilità tra il gradimento espresso dagli elettori verso uno stesso partito per le elezioni “nazionali” (europee o politiche che siano) rispetto a quelle locali. Infatti, nel 2014, il Partito Democratico otteneva in città il 52,7% alle europee, mentre al primo turno delle amministrative solo il 35,3% (-17,4 punti percentuali). Viceversa, sempre nel 2014, l’area di sinistra registrava alle europee il 7,2% e alle amministrative il 16,4% (incremento di 9,2 punti). Il Movimento 5 Stelle, invece, nel 2014 e nel 2019, ha confermato – nonostante leggere variazioni – i suoi voti in entrambe le tornate elettorali (-3,3 punti nel 2014 e +0,2 nel 2019), mentre, solo per il 2019, si è osservato un calo di gradimento di 7 punti per il centrodestra (26,4% nelle amministrative contro il 33,5% nelle europee).

Tab. 1 – Risultati elettorali delle recenti elezioni nel comune di Livornolivorno_tabPer le elezioni appena occorse, le analisi dei flussi elettorali che abbiamo effettuato (Tab. 2) mostrano come, rispetto alle europee, ci sia stata la convergenza degli elettori di tutte le forze politiche, escluse quelle di centrodestra o destra, verso il candidato sindaco del centrosinistra.

Innanzitutto, Salvetti è riuscito a riportare alle urne per il turno del ballottaggio tutto l’elettorato delle europee del il Partito Democratico, il quale nel 96% dei casi si è espresso per il candidato del centrosinistra.

Poi, gli elettori delle europee di La Sinistra, Più Europa, Europa Verde, o di un altro partito minore (“Altri” nella tabella) hanno espresso al turno di ballottaggio la loro preferenza verso il candidato di centrosinistra, con percentuali stimate pari rispettivamente al 72, 52, 23 e 79%.

Anche relativamente a coloro che alle europee si erano espressi a favore del Movimento 5 Stelle si stima che, al ballottaggio, o non si sono recati alle urne (64% circa), o, se hanno votato, si sono espressi in netta maggioranza a favore del candidato sindaco del centrosinistra Luca Salvetti (26% contro 10%).

Come immaginabile, invece, gli elettori delle europee di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno preferito per il candidato a sindaco della loro area politica al secondo turno delle amministrative. Tuttavia, i tassi di fedeltà sono bassi se comparati con quello del PD: 74% per gli elettori della Lega, 61 e 51% per quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La maggior parte degli elettori non fedeli non si è recata alle urne: il 16% dei leghisti, il 39% di quanti hanno votato FI e il 46% fra gli elettori di FDI. Da notare che si segnala anche un flusso significativo di passaggi diretti: dalla Lega a Salvetti, pari a un elettore livornese ogni 67.

Tab. 2 – Flussi elettorali a Livorno fra europee 2019 e ballottaggio delle comunali 2019, destinazioni (clicca per ingrandire)dest19La Tabella 3 mostra la composizione degli elettorati dei due sfidanti al ballottaggio in termini di bacini elettorali delle europee. Leggendo la tabella, si nota che i voti di Romiti sono provenuti in prevalenza da elettori che hanno votato la Lega Nord, (percentuale pari al 65%), mentre minore è stato il contributo di Fratelli d’Italia (8%) e di Forza Italia (9%), che comunque hanno ottenuto percentuali minori alle europee rispetto alla Lega.

Considerando le altre forze politiche si nota, invece, che gli elettori delle europee della lista “La Sinistra” hanno contribuito a portare voti solo al candidato del centrosinistra (seppure in misura pari al 5% dei voti totali ottenuti dal candidato), e che quelli del Movimento 5 Stelle hanno costituito un bacino elettorale più consistente per il candidato del centrosinistra rispetto a quello del centrodestra (9% vs 6%).

Tab. 3 – Flussi elettorali a comunali Livorno fra europee 2019 e ballottaggio delle comunali 2019, provenienze (clicca per ingrandire)prov19Il diagramma di Sankey di seguito (Fig. 1) mostra in forma grafica le nostre stime dei flussi elettorali a Livorno fra europee e ballottaggio. A destra sono riportati i bacini elettorali del ballottaggio, a sinistra quelli delle europee. Le diverse bande, colorate in base al bacino di provenienza delle europee, mostrano le transizioni dai bacini delle europee a quelli delle comunali. L’altezza di ciascuna banda, così come quella dei rettangoli dei diversi bacini elettorali all’estrema sinistra e destra, è proporzionale al relativo peso sul totale degli elettori.

Il diagramma consente di visualizzare come Romiti resti relegato all’interno del bacino del centrodestra 2019, mentre Salvetti ricompatti il fronte di centrosinistra e peschi anche dal M5S delle europee.

Fig. 1 – Flussi elettorali a Livorno fra europee 2019 (sinistra) e ballottaggio delle comunali 2019 (destra), percentuali sull’intero elettorato (clicca per ingrandire)sankey_19Allargando un po’ l’orizzonte, e guardando ai flussi fra politiche 2018 e ballottaggio, le stesse dinamiche emergono, con alcune variazioni. Infatti, la Tabella 4 conferma come gli elettori del M5S abbiano scelto in prevalenza di non recarsi alle urne al secondo turno delle amministrative del 2019 (49%), scegliendo, se hanno votato, di esprimersi per il candidato del centrosinistra (30%), piuttosto che per quello del centrodestra (21%).

Sempre in relazione alla suddetta tabella, si può notare che, anche per le forze di centrodestra, al secondo turno, si è registrata una elevata percentuale di elettori che non si è recata alle urne. Sebbene nessun elettore delle politiche del 2018 del centrodestra ha votato per il candidato del centrosinistra nel 2019, il 44% degli elettori di Forza Italia, il 52% di quelli di Fratelli di Italia e il 50% di quelli della Lega si sono astenuti dall’esprimere una preferenza in sede di ballottaggio.

L’elezione del candidato del centrosinistra è avvenuta invece grazie alla conferma delle preferenze già espresse dagli elettori del Partito Democratico e dagli elettori della lista alla sua sinistra presa in esame per il 2018 (Liberi e Uguali). Infatti, nell’85 e 97% dei casi hanno scelto di votare per la sua elezione a sindaco. Rispetto ai flussi delle europee del 2019, si osserva, inoltre, come la percentuale degli elettori del PD, che ha poi votato il candidato del centrosinistra, si sia ridotta, passando dal 96% all’85%. È questo, forse, un segno di come una piccola parte degli elettori del 2018 del Partito Democratico abbia preferito, nel 2019, votare per un’altra lista.

Tab. 4 – Flussi elettorali a Livorno fra politiche 2018 e ballottaggio delle comunali 2019, destinazioni (clicca per ingrandire)dest18Infatti, come osservabile in Tabella 4, il 15% degli elettori del PD delle Politiche del 2018 ha scelto di votare per il candidato Sindaco del centrodestra Andrea Romiti, il quale ha ottenuto il 18% dei suoi consensi al secondo turno, proprio dagli elettori del Pd del 2018. La tabella di cui sotto (Tabella 5), mostra nuovamente, invece, come il candidato del centrosinistra, rispetto a quello del centrodestra, sia riuscito a intercettare maggiormente gli elettori del M5s alle Politiche del 2018. Questi, infatti, per il candidato del centrosinistra, hanno costituito la percentuale non indifferente del 20% dei suoi voti complessivi.

Tab. 5 – Flussi elettorali a Livorno fra politiche 2018 e ballottaggio delle comunali 2019, provenienze (clicca per ingrandire)prov18Il diagramma di Sankey per i flussi fra politiche e ballottaggio (Fig. 2) consente di visualizzare quanto detto finora. Si osserva in particolare come il bacino elettorale giallo del M5S (ben più grande di quello delle europee), preferisca il candidato del centrosinistra a quello del centrodestra. Si tratta di una rara eccezione in chiave comparata. Infatti, se i ristretti bacini elettorali del M5S alle europee si sono dimostrati più propensi a votare candidati di centrosinistra nei ballottaggi bipolari del 2019, lo stesso non è vero per gli elettorati 2018 del M5S – che invece hanno generalmente preferito candidati di centrodestra (D’Alimonte e Emanuele 2019). Quindi, se altrove la Lega sembra avere inglobato il grosso delle perdite del Movimento fra 2018 e 2019, a Livorno si nota anche la capacità del centrosinistra di recuperare voti non solo dall’elettorato 2019 del M5S (che comunque gli è più favorevole), ma anche da quello del 2018.

La figura evidenzia anche come questi, inoltre, recuperi tutti gli elettori di LeU, ulteriore indicazione della capacità del centrosinistra di ricompattarsi attorno al proprio candidato di fronte all’alternativa di vedere eletto un sindaco di centrodestra.

Fig. 2 – Flussi elettorali a Livorno fra politiche 2018 (sinistra) e ballottaggio delle comunali 2019 (destra), percentuali sull’intero elettorato (clicca per ingrandire)sankey_18Per comprendere le cause di questi flussi in favore del candidato del centrosinistra, è opportuno considerare le dinamiche politiche occorse tra il primo ed il secondo turno delle elezioni comunali.

Come è osservabile nella tabella sottostante (Tab. 6), al primo turno delle comunali, sia Luca Salvetti che Andrea Romiti hanno ottenuto un numero di voti molto inferiore alla maggioranza assoluta necessaria per essere eletti immediatamente sindaco (rispettivamente il 34,2 e 26,6%). Pertanto, per conseguire l’elezione al secondo turno, è stato necessario per i due candidati cercare di conquistare le seconde preferenze di coloro che non avevano il proprio candidato preferito al ballottaggio. In particolare, quanti avevano espresso la loro preferenza per la candidata del Movimento 5 Stelle Stella Sorgente (16,4%), o per quello di sinistra Marco Bruciati (14,3%). Per entrambi, comunque, restava a disposizione anche il bacino elettorale di coloro che si erano espressi per candidature civiche o sostenute da partiti minori, pari a circa l’8,4%.

Tab. 6 – Risultati elettorali per i candidati sindaci nel primo turno delle elezioni comunali 2019 a Livornolivorno_sindaciTra le due settimane intercorse fra i due turni del 26 maggio e il 9 giugno, le liste a sostegno del candidato di sinistra Marco Bruciati hanno espresso indicazioni di voto a favore del candidato del centrosinistra.[1] Inoltre, una di queste (la lista civica di Buongiorno Livorno, che al primo turno aveva raccolto l’8,2% dei consensi) pochi giorni dopo il primo turno ha avanzato la richiesta di apparentamento a sostegno del candidato del centrosinistra Luca Salvetti. Questa richiesta è stata però respinta da Salvetti, che ha invece chiesto a Buongiorno Livorno di entrare a fare parte della futura giunta, proposta a sua volta rifiutata da questi ultimi (Goti 2019a, 2019b).

In modo analogo si sono comportate anche tutte le altre liste, tranne il PCI (1,7%) e le liste civiche Livorno a Misura (0,75% dei voti) e Città Diversa (0,83 % dei voti) che non hanno espresso alcuna indicazione di voto.

Il M5S Livorno, poi, il giorno stesso dell’esito del primo turno, ha dichiarato, per voce della candidata sindaco Stella Sorgente, che non avrebbe fornito alcuna indicazione di voto, mentre il sindaco uscente Filippo Nogarin, in un’intervista, affermava che “in ogni caso avrebbe vinto un candidato sindaco mediocre” (Lazzotti 2019).

Come osservabile nella tabella sottostante (Tab. 7), la percentuale totale dei voti delle liste che avevano dichiarato il proprio sostegno al candidato del centrosinistra era pari al 21,2%, mentre nessuna lista aveva dato indicazioni a favore del candidato del centrodestra Andrea Romiti. Ipotizzando la stessa affluenza rispetto al primo turno, queste indicazioni, aggiunte alla percentuale di voto ottenuta da Salvetti al primo turno, facevano presagire che il candidato del centrosinistra potesse contare su un potenziale di voti pari al 53,6%, mentre il candidato di centrodestra, Romiti, si attestava al 26,6%.

Tab. 7 – Risultati elettorali al primo turno delle comunali 2019 a Livorno e indicazioni di voto rispetto al turno di ballottaggiolivorno_indicazioni

In effetti, il quadro emerso dai flussi elettorali è compatibile con l’ipotesi che gli elettori abbiano recepito le indicazioni di voto dei propri partiti. In particolare, abbiamo notato che la maggior parte degli elettori del M5S ha deciso di non recarsi alle urne per il turno di ballottaggio, mentre gli elettori di tutte le altre formazioni politiche hanno espresso il loro voto in sostegno del candidato del centrosinistra. Inoltre, pare confermato che la percentuale degli elettori del M5S che non si è recata alle urne (64%) sia da porre in relazione al calo dell’affluenza, passata dal 62,6% al 50% degli aventi diritto al voto.

Tale situazione è opposta a quella che si era verificata nel 2014, quando le seconde preferenze, in particolare quelle degli elettori di centrodestra, penalizzarono il candidato del centrosinistra Marco Ruggeri, permettendo l’elezione a sindaco per il M5S di Filippo Nogarin (Tab. 8). Infatti, si stima che nessun elettore che aveva votato Forza Italia, Fratelli d’Italia o Lega Nord alle europee 2014 abbia poi scelto di votare per il candidato del centrosinistra al ballottaggio. Se l’elettore di centrodestra è andato a votare al turno di ballottaggio ha sempre preferito optare per il Movimento 5 Stelle in misura dell’80, 57 e 56%, a seconda del fatto che alle europee avesse votato per Forza Italia, Fratelli d’Italia o Lega Nord. Analogamente è accaduto per gli elettori a sinistra del PD, che pure si dimostrano gli unici non completamente refrattari a Ruggeri. Fra coloro che alle europee del 2014 hanno espresso la loro preferenza per L’altra Europa con Tsipras, al turno di ballottaggio hanno votato nell’89% dei casi per il candidato del M5S.

Tab. 8 – Flussi elettorali a Livorno fra europee 2014 e ballottaggio delle comunali 2014, destinazionilivorno14_dest_final

Diverso, come detto, è stato invece il movimento dei flussi nelle elezioni comunali del 2019, per ciò che riguarda il comportamento degli elettori del M5S, o delle forze più orientate a sinistra. Come detto, nel caso del M5S, la maggioranza dei suoi elettori sia delle politiche che delle europee non si è recata alle urne, ma quanti lo hanno fatto lo hanno fatto in entrambi i casi a favore del candidato del centrosinistra.

Per questo motivo, si può, dunque, parlare di “favore non restituito” da parte del M5S verso il centrodestra, consentendo di ipotizzare che l’evoluzione nell’ultimo anno dell’elettorato del Movimento 5 Stelle a Livorno sia stata differente rispetto a quella osservata in diversi altri casi, principalmente caratterizzata da perdite verso la Lega Nord (De Sio 2019). A Livorno si osserva, piuttosto, il rientro di elettori 2018 del M5S nei ranghi di entrambi i poli.[2]

L’elettorato a sinistra del PD, tanto quello delle politiche che quello delle europee, trovandosi di fronte ad una competizione non più M5S-PD, ma tra centrodestra e centrosinistra ha scelto massicciamente di votare per il candidato del centrosinistra Luca Salvetti.

 

Riferimenti bibliografici

D’Alimonte, R. (2014), ‘Ballottaggi: L’affluenza in calo di 20 punti ha ribaltato i risultati’, Centro Italiano Studi Elettorali, disponibile presso: https://cise.luiss.it/cise/2014/06/10/laffluenza-in-calo-di-20-punti-ha-ribaltato-i-risultati/

D’Alimonte, R. e Emanuele, V. (2019), ‘Nei comuni oltre 15.000 abitanti, centrodestra +33, centrosinistra -39’, Centro Italiano Studi Elettorali, disponibile presso: https://cise.luiss.it/cise/2019/06/12/nei-comuni-oltre-15mila-abitanti-centrodestra-33-centrosinistra-39/

De Sio, L. (2019), ‘Dentro i flussi elettorali: da Salvini e Zingaretti una tenaglia per il Movimento 5 Stelle?’, Centro Italiano Studi Elettorali, disponibile presso: https://cise.luiss.it/cise/2019/05/28/dentro-i-flussi-elettorali-da-salvini-e-zingaretti-una-tenaglia-per-il-movimento-5-stelle/

Goodman, L. A. (1953), ‘Ecological regression and behavior of individual’, American Sociological Review, 18, pp. 663-664.

Goti, J. (2019a), ‘Buongiorno Livorno vuole l’apparentamento con Salvetti’, Il Tirreno – Edizione Livorno, 31 maggio.

Goti, J. (2019b), ‘Mai proposto l’apparentamento, sarebbe un autogol’, Il Tirreno – Edizione Livorno, 31 maggio.

Lazzotti, F. (2019) ‘Nogarin non va in Europa: «Fatto il bene della città, hanno vinto i mediocri»’, Il Tirreno – Edizione Livorno, 29 maggio.

Ribechini, M. (2015), ‘Le elezioni comunali del 2014 a Livorno: l’inattesa vittoria del Movimento Cinque Stelle nella roccaforte del centrosinistra’, Quaderni dell’osservatorio elettorale, 73, pp. 5-28.

Schadee, H.M.A., e Corbetta, P.G., (1984), Metodi e modelli di analisi dei dati elettorali, Bologna, Il Mulino.

Simurg Ricerche (2019), ‘Sondaggio 2019, i risultati. Chi è in testa e i possibili scenari’, QuiLivorno.it, disponibile presso: https://www.quilivorno.it/news/politica/sondaggio-elettorale-tutti-i-risultati-ecco-chi-e-in-testa-e-i-possibili-scenari/


[1] La lista di Potere al Popolo, seppure formalmente non abbia dato alcuna indicazione per il candidato sindaco del centrosinistra Luca Salvetti, è stata considerata tra quante hanno espresso l’indicazione di voto per quest’ultimo. Potere al Popolo, infatti, pochi giorni prima del turno di ballottaggio ha affisso in vari punti della città diversi striscioni in cui si invitava a non votare per il candidato del centrodestra Andrea Romiti (Galvano 2019).

[2] Per un’immagine di come siano composti gli elettorati delle diverse forze politiche per classi d’età, occupazione o titolo di studio è possibile consultare gli esiti del sondaggio effettuato da Simurg Ricerche (2019), pubblicati sul quotidiano online QuiLivorno.it.

NOTA METODOLOGICA

I flussi presentati sono stati calcolati applicando il modello di Goodman (1953) alle 172 sezioni elettorali del comune di Livorno. Seguendo Schadee e Corbetta (1984), abbiamo eliminato le sezioni con meno di 100 elettori (in ognuna delle due elezioni considerate nell’analisi), nonché quelle che hanno registrato un tasso di variazione superiore al 15% nel numero di elettori iscritti (sia in aumento che in diminuzione). Il valore dell’indice VR è pari a 11,5 per l’analisi dalle politiche; a 2,9 per l’analisi dalle europee; a 9,9 per l’analisi relativa al 2014 (europee su ballottaggio).

Paolo Gambacciani è studente al Master in Parlamento e Politiche Pubbliche, presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli”. È laureato con lode in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Firenze, presso la quale è tutor alla didattica dalla 2017 in statistica ed economia internazionale. Ha compiuto stage presso società di consulenza legislativa.
Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la Hoover Institution alla Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, Contemporary Italian Politics e su Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.