Flussi Rovigo: gli elettori del M5S decisivi per il successo del centrosinistra

Domenica 10 giugno si è svolto il ballottaggio nel comune di Rovigo, dal momento che il 26 maggio, al primo turno delle elezioni amministrative, nessuno dei 7 candidati sindaco aveva superato il 50 per cento. I candidati in corsa al secondo turno sono stati Edoardo Gaffeo per il centrosinistra (7.070 voti e 25,4% dei consensi durante il primo turno), sostenuto dal Partito Democratico, da una lista civica personale ‘Perché cresca felice’ e dal Forum dei cittadini (che raccoglieva candidati di diversi partiti della sinistra) e Monica Gambardella per il centrodestra (10.616 voti e 38,2% al primo turno), sostenuta da Lega, civica Gambardella, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Forza Rovigo e Obiettivo Rovigo. L’affluenza finale al ballottaggio si è attesta al 50,3% degli aventi diritto contro il 68,4% del primo turno. I risultati hanno visto la sorprendente vittoria del candidato del centrosinistra, che ha ribaltato il forte svantaggio del primo turno raggiungendo 10.600 voti (il 50,9% dei consensi), e battendo il rivale di centrodestra (10.210 voti, 49,1%) di pochissimi punti.

Se vogliamo comprendere meglio le dinamiche elettorali che hanno consentito questo risultato nelle elezioni comunali nella città veneta, possiamo guardare le tabelle riportate qua sotto che mostrano i flussi elettorali a Rovigo fra europee 2019 e ballottaggio delle comunali 2019 (tabelle 1 e 2), e fra politiche 2018 e ballottaggio delle comunali 2019 (tabelle 3 e 4). Osservando le tabelle, è anche possibile capire i tassi di fedeltà dei due candidati, cioè la percentuale degli elettori di partiti di centrodestra e centrosinistra (alle europee e alle politiche) che, al ballottaggio, hanno confermato il voto al candidato della rispettiva coalizione.

Cominciamo analizzando i risultati del ballottaggio alla luce delle elezioni europee del 26 maggio 2019. Prima di tutto, possiamo osservare che il candidato di centrosinistra Gaffeo ha un tasso di fedeltà molto alto da parte degli elettori che alle europee hanno votato la sinistra e il centrosinistra (Tabella 1). Infatti, il 93% degli elettori del PD conferma il voto al candidato del centrosinistra, così come l’80% di coloro che avevano votato per la Sinistra.

Invece, la candidata del centrodestra Gamberdella ha tassi di fedeltà molto inferiori. La percentuale di elettori fedeli appare ancora discreta per quanto riguarda gli elettori della Lega (57%), ma è davvero basso da parte di coloro che, il 26 maggio scorso, hanno votato FI (24%) e FDI (39%). Inoltre, tutti e tre questi bacini elettorali cedono qualcosa a Gaffeo.

Infine, la Tabella 1 ci mostra come si siano comportati gli elettori del M5S. Oltre la metà si è astenuto (58%), ma oltre due su cinque hanno votato e lo hanno fatto per Gaffeo. Al contrario, nessuno ha votato per il candidato di centrodestra.

Tab. 1 – Flussi elettorali a Rovigo fra europee 2019 e ballottaggio delle comunali 2019, destinazioni (clicca per ingrandire)

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La Tabella 2 ci dice che i voti andati al centrosinistra il 10 giugno provengono principalmente dal bacino elettorale del PD (59%) e, in parte minore ma decisiva per la vittoria, dagli elettori del M5S. Da questi proviene il 12% dei voti al ballottaggio del candidato del centrosinistra. Inoltre, una quota analoga proviene dai passaggi diretti di elettori di centrodestra delle europee.

Gambardella, invece, ha raccolto i suoi voti soprattutto dalla Lega (62%). Nel complesso, emerge l’incapacità di entrambi i candidati, rispetto alle elezioni europee, di catturare voti dai bacini elettorali delle coalizioni opposte. Nel caso della candidata di centrodestra, emerge anche la debole capacità di attrarre voti da parte di partiti del centrodestra stesso. Infatti, come abbiamo visto, la maggior parte dei suoi voti proviene dal bacino elettorale leghista e in parte molto esigua dagli altri partiti che compongono la coalizione di centrodestra: 5% dal bacino elettorale di FI e 9% da quello di FDI. È tuttavia significativa la capacità (ancora debole ma, in questo contesto, decisiva) del centrosinistra di catturare voti dal M5S, dal momento che uno dei principali limiti all’espansione del centrosinistra (nelle precedenti elezioni europee e comunali) è stata proprio, fino ad ora, la sua scarsa attrattività nei confronti degli elettori pentastellati (De Sio 2019).

Tab. 2 – Flussi elettorali a comunali Rovigo fra europee 2019 e ballottaggio delle comunali 2019, provenienze (clicca per ingrandire)prov19

Il diagramma di Sankey riportato di seguito (Fig. 1) riassume in forma grafica le nostre stime dei flussi elettorali fra europee e ballottaggio a Rovigo. A destra sono riportati i bacini elettorali del ballottaggio, a sinistra quelli delle europee. Le diverse bande, colorate in base al bacino di provenienza delle europee, mostrano le transizioni dai bacini delle europee a quelli delle comunali. L’altezza di ciascuna banda, così come quella dei rettangoli dei diversi bacini elettorali all’estrema sinistra e destra, è proporzionale al relativo peso sul totale degli elettori. Guardando la Figura 1, possiamo immediatamente apprezzare la divisione degli elettori del M5S fra Gaffeo e astensione, così come la forte smobilitazione dell’elettorato della Lega. Questi due elementi sono risultati decisivi per il ribaltamento del risultato del primo turno a favore di Gaffeo.

Fig. 1 – Flussi elettorali a Rovigo fra europee 2019 (sinistra) e ballottaggio delle comunali 2019 (destra), percentuali sull’intero elettorato (clicca per ingrandire)sankey19

Analizziamo ora i flussi elettorali fra questo ballottaggio e le elezioni politiche tenutesi il 4 marzo 2018. Ancora una volta, Gaffeo presenta tassi di fedeltà molto alti da parte degli elettori di sinistra e centrosinistra (Tabella 3). Il 98% degli elettori del PD del 4 marzo conferma il voto al candidato del centrosinistra, così come il 76% di coloro che avevano votato per Liberi e Uguali.

La candidata del centrodestra Gamberdella, invece, ha tassi di fedeltà piuttosto bassi, simili a quelli relativi ai bacini elettorali di centrodestra delle europee, anche se non si registrano defezioni dirette verso il candidato rivale. Per gli elettori della Lega il tasso di fedeltà è pari al 59%, ancor più basso per quelli di FI (26%) e FDI (44%).

Infine, anche l’elettorato 2018 del Movimento si dimostra più propenso a votare Gaffeo (21%) che Gambardella (16%), anche se con meno margine a vantaggio del neo-sindaco.

Tab. 3 – Flussi elettorali a Rovigo fra politiche 2018 e ballottaggio delle comunali 2019, destinazioni (clicca per ingrandire)dest18

Per comprendere le provenienze dei voti andati ai due rivali al ballottaggio, rispetto alle scorse politiche, osserviamo la Tabella 4. I voti al centrosinistra provengono da PD (54%), da LeU (9%) e dal bacino elettorale del M5S (15%). Quelli del centrodestra, invece, dalla Lega (44%), da FI (8%), FDI (6%) e dal M5S (12%).

Anche in questo caso, possiamo notare che entrambi i candidati non riescono a catturare voti dai bacini elettorali delle coalizioni opposte e, per quanto riguarda il centrodestra, limitatamente anche da FI e FDI. Entrambi i candidati (ma quello di centrosinistra ancora di più) riescono, però, a catturare voti dal bacino elettorale del M5S. Ricordiamo, a questo proposito, che il Movimento è nato e ha catturato consensi (a livello sia nazionale che locale) in un momento di crisi dei partiti tradizionali. Dunque, ora che il centrosinistra e il centrodestra sono tornati ad essere competitivi i molti contesti locali, tra cui anche Rovigo, molti elettori di centrodestra e centrosinistra, che avevano precedentemente ceduto al fascino del M5S, stanno lentamente “tornando alla base”, lasciando in crisi il Movimento.

Tab. 4 – Flussi elettorali a Rovigo fra politiche 2018 e ballottaggio delle comunali 2019, provenienze (clicca per ingrandire)prov18

La Figura 2 mostra il diagramma di Sankey per i flussi fra politiche  2018 e ballottaggio 2019. Ancora una volta possiamo apprezzare il peso decisivo degli elettori pentastellati per il successo del candidato del centrosinistra, così come la notevole defezione di elettori leghisti verso il non voto.

Fig. 2 – Flussi elettorali a Rovigo fra politiche 2018 (sinistra) e ballottaggio delle comunali 2019 (destra), percentuali sull’intero elettorato (clicca per ingrandire)sankey18

Nel complesso, due sono i dati più interessanti che emergono dai dati che abbiamo appena analizzato in riferimento al caso di Rovigo. In primis, il contributo decisivo degli elettori del M5S per la vittoria del centrosinistra. In secondo luogo, possiamo dire che i risultati del ballottaggio nella città veneta, hanno confermato quanto già riscontrato dall’analisi delle amministrative in molti altri comuni italiani: un complessivo ritorno del bipolarismo a livello locale accompagnato dal declino del M5S (Angelucci e Paparo 2019) il quale, a Rovigo, ha raggiunto un numero limitato di consensi al primo turno (6,2%) e non è arrivato neanche vicino a centrare il ballottaggio.

 

Riferimenti bibliografici

Angelucci, D. e Paparo, A. (2019), ‘Comunali: equilibrio, stabilità e il ritorno del bipolarismo’, disponibile a: https://cise.luiss.it/cise/2019/06/13/comunali-equilibrio-stabilita-e-il-ritorno-del-bipolarismo/

De Sio, L (2019). Dentro i flussi elettorali: da Salvini e Zingaretti una tenaglia per il Movimento 5 Stelle?, https://cise.luiss.it/cise/2019/05/28/dentro-i-flussi-elettorali-da-salvini-e-zingaretti-una-tenaglia-per-il-movimento-5-stelle/

Goodman, L. A. (1953), ‘Ecological regression and behavior of individual’, American Sociological Review, 18, pp. 663-664.

Schadee, H. M. A., e Corbetta, P. G., (1984), Metodi e modelli di analisi dei dati elettorali, Bologna, Il Mulino.


NOTA METODOLOGICA

I flussi presentati sono stati calcolati applicando il modello di Goodman (1953) alle 56 sezioni elettorali del comune di Rovigo. Seguendo Schadee e Corbetta (1984), abbiamo eliminato le sezioni con meno di 100 elettori (in ognuna delle due elezioni considerate nell’analisi), nonché quelle che hanno registrato un tasso di variazione superiore al 15% nel numero di elettori iscritti (sia in aumento che in diminuzione). Il valore dell’indice VR è pari a 7,2 per l’analisi dalle politiche; a 8,1 per quella dalle europee.

Irene Landini è studentessa del Dottorato in Politics: History, Theory, Science presso l’Università LUISS - Guido Carli. Precedentemente ha ottenuto la Laurea Magistrale in Human Rights and Multi - Level Governance presso l’Università di Padova, dove ha discusso una Tesi riguardante le scelte elettorali degli immigrati di seconda generazione in Italia. Attualmente, il suo principale interesse di ricerca sono la tensione fra Responsibility e responsiveness, affrontata dai partiti mainstream nei Paesi dell’Europa Occidentale e l’impatto di tale tensione sulle scelte elettorali, a livello individuale.
Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la Hoover Institution alla Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, Contemporary Italian Politics e su Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.