Bipolarismo addio? Il sistema partitico tra cambiamento e de-istituzionalizzazione

Alessandro Chiaramonte

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Alessandro Chiaramonte è Professore ordinario in Scienza politica presso l’Università di Firenze, dove insegna Sistema politico italiano ed Elezioni, partiti e opinione pubblica. Laureato nella facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienza politica nel 1996. È stato Research fellow presso la London School of Economics and Political Science. Fondatore e membro del Centro Italiano di Studi elettorali (CISE), è anche componente del comitato direttivo della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), della Società Italiana di Studi Elettorali (SISE) e dell'Associazione Studi e Ricerche Parlamentari. Sotto il profilo della ricerca, si è occupato dello studio di vari aspetti della transizione politica italiana, con particolare riferimento alle elezioni e alle riforme istituzionali introdotte e progettate ai vari livelli di governo. Più recentemente è impegnato inoltre nell'analisi della trasformazione dei sistemi partitici, sia di quello italiano sia in prospettiva comparata soprattutto europea. Su questi temi ha scritto vari saggi. E' autore di "Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti" (Il Mulino, 2005). Ha curato (con Roberto D'Alimonte) "Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000" (Il Mulino, 2000), "Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006 (Il Mulino, 2007), "Proporzionale se vi pare. Le elezioni politiche del 2008" (Il Mulino, 2010) e (con Giovanni Tarli Barbieri) "Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle regioni italiane" (Il Mulino, 2007) e "Il premio di maggioranza" (Carocci, 2011). Tra il 2002 e il 2004 è stato consulente del Consiglio regionale della Toscana nella predisposizione della nuova legge elettorale e della legge sulle primarie.

CHIARAMONTE, A. C. A., & Emanuele, V. (2014). Bipolarismo addio? Il sistema partitico tra cambiamento e de-istituzionalizzazione. In A. Chiaramonte & L. D. Sio (Eds.), Terremoto elettorale. Le elezioni politiche del 2013 (pp. 233–262). BOLOGN...

CHIARAMONTE, A. C. A. (2014). The Elections of 2013: A Tsunami with No Winners. In C. Fusaro & A. Kreppel (Eds.), Italian Politics. Still Waiting for the Transformation (pp. 45–63). NEW YORK: Berghahn Books.

CHIARAMONTE, A. C. A. (2014). Le elezioni politiche del 2013: uno tsunami senza vincitori. In C. Fusaro & A. Kreppel (Eds.), Politica in Italia. I fatti dell’anno e le interpretazioni - Edizione 2014 (pp. 51–70). BOLOGNA: Il Mulino.

Nel corso degli ultimi 20 anni il sistema partitico del nostro paese è stato attraversato da profondi mutamenti. Dopo la lunga stagione del pluralismo estremo e polarizzato degli anni della Prima Repubblica, a partire dal 1994 si è progressivamente mosso verso un sistema bipolare con alternanza caratterizzato da alti livelli di frammentazione e discontinuità dell’offerta politica, fino alla svolta quasi-bipartitica delle elezioni del 2008. Il capitolo ha l’obiettivo di analizzare il cambiamento del sistema partitico italiano avvenuto con le elezioni del 2013 dalle quali è emerso un sistema sostanzialmente tripolare che ha stravolto l’assetto bipolare precedente in un quadro di crescente destrutturazione e di fluidità elettorale che ha pochi eguali nella storia elettorale dell’Europa occidentale. Quali sono le caratteristiche del nuovo sistema partitico italiano? Quali fattori lo hanno determinato? Cosa spiega la sua perenne instabilità? Servendosi di molteplici indicatori e attraverso un approccio empirico e attento alla comparazione con altri casi europei il capitolo cercherà di dare risposta a questi interrogativi.

di Alessandro Chiaramonte Pubblicato sul Corriere fiorentino del 1/3/2013 Dallo scorso lunedì sera l’attenzione dei più si è spostata dall’esito delle elezioni ai possibili scenari per la formazione del futuro governo. Resta però ancora molto da capire cosa sia veramente successo nelle urne. Certo un terremoto: lo straordinario successo di Grillo, l’arretramento del centro-sinistra e del centro-destra, il mediocre risultato di Monti. Molti hanno cambiato la loro scelta di voto rispetto al passato, e di quelli che lo hanno fatto ne ha beneficiato principalmente un partito – il Movimento 5 Stelle – che alle scorse elezioni politiche non c’era nemmeno. Ma...