More Left or Left No More? An In-depth Analysis of Western European Social Democratic Parties’ Emphasis on Traditional Economic Left Goals (1944–2021)

Federico Trastulli

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Federico Trastulli è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi di Verona e dottorando in 'Politics' presso il Dipartimento di Scienze Politiche della LUISS Guido Carli, dov'è anche cultore della materia e assistente di ricerca in Scienza Politica. È Teaching Assistant in Political Science, Opinione Pubblica ed Elezioni, Research Methods e Demography, collaborando inoltre alle attività didattiche di altri corsi in ambito politologico come di metodi quantitativi per le scienze sociali. È un collaboratore di ricerca del CISE e membro di associazioni professionali come CES e IPSA. È stato visiting doctoral researcher presso il CEVIPOF di Sciences Po, Parigi. I suoi interessi di ricerca riguardano i partiti politici e in particolare sinistra e socialdemocrazia, cleavage e class politics, la competizione elettorale, la politica comparata, le attitudini politiche e il comportamento di voto, e i metodi di ricerca sociale. I suoi contributi di ricerca sono stati pubblicati in riviste peer-reviewed nazionali e internazionali. Precedentemente si è laureato in Studi Europei alla London School of Economics and Political Science (MSc) e in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Sapienza Università di Roma (Laurea triennale). È su Twitter @fedetrastulli.

To cite the article: Trastulli F (2022) More Left or Left No More? An In-depth Analysis of Western European Social Democratic Parties' Emphasis on Traditional Economic Left Goals (1944–2021). Front. Polit. Sci. 4:873948. doi: 10.3389/fpos.2022.873948. The article is open access and can be accessed here. Trastulli FPS 06/2022Download Abstract The ideological evolution of Western European social democratic parties has received considerable scholarly attention over the decades. The most widespread view concerns the alleged programmatic moderation and convergence with the mainstream right of this...

Domenica oltre 8 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per quella che può essere considerata una delle più importanti tornate amministrative dell’ultimo ciclo elettorale. Si voterà infatti per il rinnovo delle amministrazioni comunali in 971 comuni, fra i quali 142 comuni superiori ai 15000 abitanti, 22 capoluoghi di provincia e quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, L’Aquila e Catanzaro). Oltre alle comunali, si voterà anche sui 5 quesiti referendari sulla giustizia promossi dal Partito Radicale e dalla Lega. Dato quest’ultimo interessante, visto che si tratterà di referendum abrogativi per la cui validità è richiesto il raggiungimento...

foto Repubblica Il secondo turno delle elezioni comunali del 2021 di domenica 17 e lunedì 18 ottobre ha fatto registrare un ulteriore calo della partecipazione elettorale, dopo il già estremamente negativo riscontro del primo turno (Trastulli 2021). Nei 63 comuni andati al ballottaggio, di cui 60 superiori ai 15000 abitanti, l’affluenza si è infatti attestata al 43,93%, in calo di circa nove punti percentuali rispetto al primo turno. Questo dato include i 3 comuni non superiori andati al voto, che sono stati gli unici a riscontrare un aumento nella partecipazione elettorale. Seppure vada ovviamente...
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Foto LaPresse Il 3 e 4 ottobre si è svolto il primo turno delle ammnistrative che hanno coinvolto 118 comuni superiori ai 15.000 abitanti. Oltre all’affluenza e alla performance dei partiti  ̶  già analizzate in precedenti articoli, rispettivamente, da Federico Trastulli e da Vincenzo Emanuele e Aldo Paparo  ̶  un altro elemento da considerare per fornire una prima disamina del voto è quello relativo ai conteggi delle vittorie e delle sfide al ballottaggio nei 118 comuni superiori. Non è mai semplice fornire un’interpretazione di un voto come quello delle amministrative, giacché non sono chiari i termini di confronto e l’attenzione...

Al termine di una delle tornate elettorali più importanti della XVIII legislatura, il bilancio sull’affluenza al voto per le elezioni comunali del 3-4 ottobre è marcatamente negativo. Il dato finale a livello nazionale ci dice che hanno votato in tutto il 54,69% degli aventi diritto: un vistoso calo di quasi sette punti percentuali nei confronti delle precedenti amministrative (61,58%), le quali a loro volta segnavano un peggioramento rispetto al passato (Emanuele e Maggini 2016). Scontato dire come si registri anche un deciso abbassamento della partecipazione elettorale se paragonato alle politiche del 2018, nei confronti delle quali si perde in...