Testa e cuore, alto e basso. Le due facce del voto in Emilia-Romagna (e in Calabria)

Lorenzo De Sio

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Lorenzo De Sio è professore ordinario di Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli, e direttore del CISE - Centro Italiano di Studi Elettorali. Già Jean Monnet Fellow presso lo European University Institute, Visiting Research Fellow presso la University of California, Irvine, e Campbell National Fellow presso la Stanford University, è membro di ITANES (Italian National Election Studies), ha partecipato a vari progetti di ricerca internazionali, tra cui “The True European Voter”(ESF-COST Action IS0806), the “EU Profiler” (2009) e EUandI (2014), e di recente ha dato vita al progetto ICCP (Issue Competition Comparative Project). I suoi interessi di ricerca attuali vertono sull'analisi quantitativa dei comportamenti di voto e delle strategie di partito in prospettiva comparata, con particolare attenzione al ruolo delle issues. Tra le sue pubblicazioni, accanto a vari volumi in italiano e in inglese, ci sono articoli apparsi su American Political Science Review, Comparative Political Studies, Electoral Studies, Party Politics, West European Politics, South European Society and Politics, oltre che su numerose riviste scientifiche italiane. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

Testa e cuore, alto e basso, buongoverno e scontro politico. Mai come in questa elezione queste due dimensioni fondamentali della politica sono apparse distinte e al tempo stesso entrambe indispensabili per il successo elettorale. La compresenza di due elementi appare in primo luogo dal risultato di Bonaccini. Anzitutto a partire dalla campagna elettorale: una campagna che si è snodata su due percorsi separati, che non si sono mai incontrati ma che, come diceva un tempo la sinistra, hanno "marciato divisi per colpire uniti". Tutta improntata all'insegna (quasi tecnocratica) della rivendicazione apartisan di una...

Per citare l'articolo: Carolina Plescia, Sylvia Kritzinger & Lorenzo De Sio (2019) "Filling the Void? Political Responsiveness of Populist Parties", Representation, 55:4, 513-533, DOI: 10.1080/00344893.2019.1635197 Scarica l'articolo qui. Abstract: This paper examines the responsiveness of populist parties to the salience of issues amongst the public focusing on a large number of issues on which parties campaign during elections. The paper investigates both left- and right-wing populist parties comparatively in three countries, namely Austria, Germany and Italy. We find that while populist parties carry out an...

Back to square one, come dicono gli inglesi. Un ritorno alla casella di partenza. All'indomani delle elezioni europee, con l'emersione chiara di una possibile maggioranza di centro-destra guidata dalla Lega di Matteo Salvini, avevamo messo in evidenza come l'unica possibile strada per il centro-sinistra per arginare un possibile risultato elettorale di questo tipo era di puntare a conquistare il più possibile l'elettorato del Movimento 5 Stelle. I mesi successivi hanno visto invece emergere, anche grazie agli errori di Salvini, uno scenario diverso: il nuovo governo giallorosso e la possibilità di una strategia basata su...

945 parlamentari erano troppi? 600 sono troppo pochi? Ed esiste un numero “ottimale” di parlamentari? Il problema non è nuovo nella scienza politica, e uno dei contributi più interessanti sul tema è arrivato anni fa da Rein Taagepera, forse uno dei più importanti politologi viventi, insignito nel 2008 dell’ambitissimo premio Skytte, la più prestigiosa onorificenza nell’ambito della scienza politica, equivalente di un premio Nobel per questa disciplina. In una serie di articoli Taagepera (2002; 1972) si confrontò con il problema delle dimensioni ottimali di un’assemblea rappresentativa partendo da un punto di vista molto semplice....

Settembre 2019: inizia una nuova stagione, che coincide peraltro con una cesura nella politica italiana, con la fine del governo giallo-verde e la travagliata (e ancora incerta) gestazione di un nuovo governo giallo-rosso, a testimonianza della travolgente e complessa fase di cambiamento politico che ha investito il nostro paese a partire dal voto del 4 marzo del 2018. E alla vigilia di questo cambio di stagione abbiamo deciso (prima dell'iniziativa agostana di Salvini!) di rinnovare, dopo quattro anni - e in occasione dei quindici anni di vita del Cise, la veste grafica e la...