Analisi

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di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 13 dicembre 2016 La matassa è ingarbugliata. Il governo Gentiloni è nato con l’obiettivo esplicito di fare una nuova legge elettorale. Ma non è affatto chiaro quale sarà il suo ruolo. Il premier parla di ‘accompagnare’ i partiti. Ma cosa vuole dire ‘accompagnare’?  Il governo farà o no una proposta o lascerà che nasca in Parlamento ? E in questo caso chi prenderà l’iniziativa e quando?  Renzi tace. Eppure se sono i partiti a doversene occupare, e non il governo, il ruolo di guida in questo processo tocca a lui come segretario...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 9 dicembre 2016 Tali sono le evoluzioni della politica italiana che da ieri la Consulta è candidata al ruolo di scomodo alleato di Renzi. Infatti, la scelta tra governo di responsabilità e voto subito, annunciata come la posizione del Pd in questa fase, non è nelle mani del premier dimissionario. Da una parte è nelle mani degli altri partiti che non hanno nessuna voglia di entrare in un governo di unità nazionale. Dall’altra è nelle mani della Consulta. Questo ultimo punto va spiegato.           Con gli attuali sistemi elettorali di Camera e Senato...

di Aldo Paparo Parma è una città importante nella vicenda politica nazionale. Qui si è insediata la prima amministrazione targata M5s in un comune capoluogo di provincia, quella guidata da Pizzarotti. Amministrazione che è andata avanti e ancora è in carica nonostante i continui dissidi fra il sindaco e la leadership nazionale del Movimento, culminati nella sospensione mai rientrata di Pizzarotti, che infine se ne è andato sbattendo la parta. Come vedremo, il caso del comune di Parma è stato molto interessante anche in questo referendum 2016. Cominciamo col dire che a Parma il SI ha prevalso sul NO, seppur di un soffio....

di Aldo Paparo Il capoluogo piemontese è stato al centro della recente vita politica nazionale. Il successo della Appendino contro Fassino al ballottaggio delle comunali di sei mesi fa ha segnato, assieme al più rilevante ma anche più annunciato caso romano, un momento di svolta decisivo nella storia di questa legislatura. L'onda lunga dei successi M5s alle comunali e delle sconfitte del Pd è arrivata ad abbracciare il referendum costituzionale che ha ratificato, a livello nazionale e con il Primo Ministro in campo personalmente, quella crisi di consensi che la sua parte politica aveva manifestato sei mesi or sono in molti contesti...

di Matteo Cataldi Anche per il comune di Brescia vale quanto abbiamo osservato per Treviso e più in generale per l'intero paese. Il Sì ottiene nei comuni capoluogo e nei centri più grandi risultati nettamente più favorevoli che fuori dai centri urbani. Questa relazione rispecchia, almeno in parte, la maggior forza del Pd nelle città rispetto alla provincia, come osserviamo puntualmente ad ogni elezione nazionale. Nel comune di Brescia i Sì non vanno lontano dalla vittoria ottenendo il 48,4% dei voti validamente espressi. Nella provincia si fermano al 41,8%, un risultato vicino a quello nazionale. La matrice di flussi visualizzata attraverso il...