Dall’introduzione del Trattato di Maastricht il sistema politico italiano si è sempre caratterizzato per una netta prevalenza delle forze pro-europeiste (o euro-entusiaste). Secondo Taggart e Szczerbiak (2002) all’inizio degli anni 2000 l’Italia era il paese dell’Europa Occidentale in cui i partiti euroscettici (sia nella versione soft che in quella hard) erano meno rappresentati (con la sola eccezione della Spagna). Nonostante l’ambiguità mostrata da Forza Italia nei confronti delle istituzioni europee specialmente, ma non esclusivamente, nel quinquennio 2001-2006 (Rossi 2002, Quaglia 2005 e 2011) e la presunta svolta neo-atlantista di Silvio Berlusconi durante il conflitto iracheno, i partiti di centro-destra...