Comunali 2011, il voto ai blocchi: si allarga la forbice tra sinistra e destra

di

Aldo Paparo

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di Aldo Paparo e Vincenzo Emanuele


Il 15 e 16 Maggio si è votato in 7 comuni capoluogo della Zona rossa. L’analisi del voto ai blocchi di centrosinistra e centrodestra rivela la tenuta dell’area progressista nelle regioni dell’Italia centrale, mentre il centrodestra patisce un vistoso arretramento.

Fig.1 I blocchi di centrodestra e centrosinistra 2011 attualizzati, dati percentuali
CD somma liste che oggi costituiscono PDL, Lega Nord e La Destra.
CS somma liste che oggi costituiscono PD, IDV, SEL, FDS e PS.

Le Figure 1 e 2 sintetizzano questo andamento. La curva del centrosinistra è in leggera flessione, con il blocco progressista che non raggiunge, per la prima volta dal 2006, la maggioranza assoluta dei consensi: passa dal 52,7% del 2010 al 49,4% anche se in voti assoluti guadagna 6.000 voti rispetto alle scorse regionali. Il centrodestra invece precipita al 25,7%, perdendo 11,5 punti rispetto alle regionali. Eppure non si tratta del punto più basso raggiunto dal blocco di destra nella Zona rossa: alle comunali del 2006 il blocco berlusconiano si era fermato al 24%, con un quasi identico numero di voti validi (121 a 122 mila). La distanza tra i due blocchi, ridottasi a 15,5 punti e 66.000 voti nel 2010 è oggi salita a 23,7 punti e 111.000 voti: la sinistra ha quasi “doppiato” la destra.

Fig.2 I blocchi di centrodestra e centrosinistra 2011 attualizzati, valori assoluti (migliaia di voti)
CD somma liste che oggi costituiscono PDL, Lega Nord e La Destra.
CS somma liste che oggi costituiscono PD, IDV, SEL, FDS e PS.