To cite this article:
CHIARAMONTE, A. C. A. (2015). The unfinished story of electoral reforms in Italy. CONTEMPORARY ITALIAN POLITICS, 7, 10–26.
Abstract
Over the course of past twenty years during Italy’s Second Republic, three electoral reforms have taken place and a fourth one is underway. The first reform occurred in 1993, providing for the abandonment of the First Republic’s long-established proportional representation (PR) system and the introduction of a mixed electoral system. The second reform was approved in 2005, when the previous mixed electoral system was replaced with a new, mixed electoral system. The third electoral reform was introduced at the beginning of 2014, when the Constitutional Court ruled out the constitutionality of a number of provisions of the 2005 electoral system (while leaving others intact) and introduced de facto a PR system. A fourth electoral reform is now making its way through Parliament, and if approved, will reinstate a mixed electoral system similar to the one of 2005, but (hopefully) in a constitutionally compatible form. In this article, I analyse the reasons why, and under what circumstances, these electoral reforms have taken place and account for their relevant features and effects. The main goal is to assess the extent to which each of them has contributed, or has the potential to contribute, to reshaping the party system and the process of government formation into a more majoritarian ‘pattern’ or ‘vision’ of democracy.

Alessandro Chiaramonte
Alessandro Chiaramonte è Professore ordinario in Scienza politica presso l’Università di Firenze, dove insegna Sistema politico italiano ed Elezioni, partiti e opinione pubblica. Laureato nella facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienza politica nel 1996. È stato Research fellow presso la London School of Economics and Political Science. Fondatore e membro del Centro Italiano di Studi elettorali (CISE), è anche componente del comitato direttivo della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), della Società Italiana di Studi Elettorali (SISE) e dell’Associazione Studi e Ricerche Parlamentari. Sotto il profilo della ricerca, si è occupato dello studio di vari aspetti della transizione politica italiana, con particolare riferimento alle elezioni e alle riforme istituzionali introdotte e progettate ai vari livelli di governo. Più recentemente è impegnato inoltre nell’analisi della trasformazione dei sistemi partitici, sia di quello italiano sia in prospettiva comparata soprattutto europea. Su questi temi ha scritto vari saggi. E’ autore di “Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti” (Il Mulino, 2005). Ha curato (con Roberto D’Alimonte) “Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000” (Il Mulino, 2000), “Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006 (Il Mulino, 2007), “Proporzionale se vi pare. Le elezioni politiche del 2008” (Il Mulino, 2010) e (con Giovanni Tarli Barbieri) “Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle regioni italiane” (Il Mulino, 2007) e “Il premio di maggioranza” (Carocci, 2011). Tra il 2002 e il 2004 è stato consulente del Consiglio regionale della Toscana nella predisposizione della nuova legge elettorale e della legge sulle primarie.