di Alessandro De Luca
Alessandro De Luca (1990) ha conseguito la laurea magistrale in Scienze di governo e della Comunicazione pubblica presso la Luiss “Guido Carli” con una tesi sull’instabilità elettorale nelle subculture politiche territoriali in Italia. Amante della politica e del giornalismo, attualmente collabora con il sito web Termometro Politico, per il quale si occupa principalmente degli argomenti della politica italiana.
Dopo avere visto i quattro capoluoghi del nord, presentiamo qui il quadro dell’offerta elettorale in campo nei tre comuni capoluogo di provincia della Zona Rossa chiamati al voto il prossimo 31 maggio. Di questi, solo nel caso di Chieti e Macerata la legislatura termina secondo la sua scadenza naturale.
Arezzo
Ad Arezzo il sindaco Giuseppe Fanfani, eletto per la prima volta nel 2006 e riconfermato nel 2011, ha lasciato l’incarico dopo la nomina al Consiglio superiore della magistratura con un anno di anticipo rispetto alla regolare scadenza del mandato. Al suo posto, la maggioranza uscente ha candidato Matteo Bracciali (Pd), appoggiato anche dal Partito Socialista Italiano, i centristi di Popolari per Arezzo e da due liste civiche. Il centrodestra, invece, risponde con il civico Alessandro Ghinelli, appoggiato da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e una lista civica. Ci sarà per la seconda volta anche il Movimento Cinque Stelle, che candida Massimo Ricci. Quindi, per concludere, sei candidati riconducibili a liste civiche: Ennio Gori del Partito Comunista, Maria Cristina Nardone, Roberto Barone, Gianni Mori, Gianfranco Morini e Alessandro Ruzzi.
Fermo
Come per Arezzo, anche a Fermo la legislatura si è chiusa con un anno di anticipo, dopo le dimissioni della metà più uno dei consiglieri. Quattro anni fa, il centrosinistra era riuscito ad eleggere Nella Brambatti, tornando al governo della cittadina dopo i dieci anni della gestione dell’azzurro Saturnino Di Ruscio. Le alleanze e le candidature, poi, seguono le dinamiche già adottate per le elezioni regionali. Così, il Partito Democratico sarà alleato con i centristi del Nuovo Polo e con due liste civiche, appoggiando Pasquale Zacheo, mentre Forza Italia sarà con la Democrazia Cristiana, Marche 2020 (la formazione del governatore Spacca, passato dal Pd al centrodestra di recente) e quattro liste civiche, proponendo come aspirante sindaco Giambattista Catalini. Ci sarà, poi, il Movimento Cinque Stelle con Marco Mochi, la sinistra che appoggerà il già presidente della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che, con due liste civiche, sosterrà Mauro Torresi. Chiude la batteria dei candidati il civico Paolo Calcinaro, appoggiato da due liste.
Macerata
Quadro simile, con alcune differenze anche a Macerata. Qui, il sindaco uscente Romano Carancini si ripropone per un secondo mandato dopo la vittoria delle elezioni primarie con il benestare dell’Udc e di tutto il centrosinistra, ad esclusione dei Comunisti Italiani, che candidano Michele Lattanzi. Al contrario, nel centrodestra, i candidati sono molteplici. Forza Italia propone Deborah Pantana, appoggiata anche da Marche 2020, Dc, Popolari per l’Italia e quattro liste civiche. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale sostiene, invece, Maurizio Mosca, mentre la Lega Nord sarà con l’ex sindaco Anna Menghi, appoggiata anche dalla sua storica lista Comitato Anna Menghi. Infine, all’estrema destra, Forza Nuova candida Tommaso Golini. Esordio per il Movimento Cinque Stelle, che proporrà Carla Messi, a cui si aggiungono due candidati civici: Maria Adele Pallotto e Maria Francesca Tardella.