di Alessandro De Luca
Alessandro De Luca (1990) ha conseguito la laurea magistrale in Scienze di governo e della Comunicazione pubblica presso la Luiss “Guido Carli” con una tesi sull’instabilità elettorale nelle subculture politiche territoriali in Italia. Amante della politica e del giornalismo, attualmente collabora con il sito web Termometro Politico, per il quale si occupa principalmente degli argomenti della politica italiana.
Sono in tutto otto i comuni maggiori capoluogo di provincia che vanno al voto nel sud del paese in questa tornata di elezioni amministrative[1]. Le uniche città fra queste a rinnovare gli enti anticipatamente sono Agrigento e Trani. In questo articolo esaminiamo i diversi candidati e le alleanze che li sostengono in questi otto capoluoghi.
Chieti
Nel capoluogo abruzzese di Chieti il centrodestra proverà a riconfermarsi, ricandidando l’uscente Umberto Di Primio, eletto, nel 2010, “a furor di popolo” con poco più del 61% dei voti. Con Di Primio ci saranno Forza Italia, il Nuovo Centrodestra, l’Unione di Centro e tre liste civiche. Al primo cittadino uscente, però, in questa circostanza mancheranno l’appoggio di alcuni componenti della maggioranza uscente. Innanzitutto, la Lega Nord, che assumerà la denominazione di Noi con Salvini e che sosterrà insieme ai liberali Antonello D’Aloisio. Quindi, l’ex vicesindaco Bruno Di Paolo, che correrà con l’appoggio della sua creatura – Giustizia sociale – e due liste civiche. Anche nel centrosinistra, però, ci sarà frammentazione: Pd, Idv e Centro Democratico appoggeranno, insieme a tre liste civiche, il vincitore delle primarie Luigi Febo, mentre Sel e L’Altra Chieti candidano Enrico Raimondo. Ci sarà, poi, il Movimento Cinque Stelle con Ottavio D’Argenio e i due civici Roberto Di Monte e Donato Marcotullio.
Agrigento[2]
Nella città della Valle dei Templi, infatti, il sindaco Marco Zambuto, eletto con una coalizione di centro ma passato al Partito Democratico nel 2014, si è dimesso con due anni di anticipo. Qui, si ripeteranno le grandi intese governative, che sono state una conseguenza del fallito “Patto del Nazareno” in salsa siciliana. Il Pd, infatti, aveva indetto le primarie di coalizione, che avevano designato come vincitore Silvio Alessi, vicino a Forza Italia che, nel frattempo, si stava accordando con Area Popolare sul nome di Calogero Firetto, segretario regionale dell’Udc, consigliere regionale e sindaco di Porto Empedocle. Dopo la vittoria di Alessi, gli azzurri hanno deciso di convergere su di lui, mentre i democratici si sono tirati indietro, puntando proprio su Firetto. A contendere gli elettori di centrodestra ad Alessi ci saranno Marco Marcolin, candidato della lista Noi con Salvini, e Andrea Cirino di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Se il Movimento Cinque Stelle esordirà con Emanuele Dalli Cardillo, Giuseppe Arnone si candiderà al comune per la quarta volta, alla testa di una lista civica. A chiudere l’elenco dei candidati Giuseppe Di Rosa, sempre con uno schieramento civico.
Enna[2]
Alleanze al gusto di larghe intese, ma senza simboli di partito, anche ad Enna, dove il sindaco Paolo Garofalo (Pd) ha rinunciato a correre per il secondo mandato. Al suo posto, il centrosinistra allargato a Ncd e Udc propone l’ex parlamentare democratico Vladimiro Crisafulli. Il centrodestra, invece, si divide tra Maurizio Di Pietro, sostenuto da tre liste civiche, e Angelo Girasole della lista L’Altra città. Infine, ci sarà anche il Movimento Cinque Stelle, che propone Davide Solfato.
Nuoro
Ultima sfida, infine, è quella di Nuoro, dove il sindaco uscente Alessandro Bianchi ci riprova col sostegno del Pd, di Sel, di Centro Democratico, socialisti, Rosso Mori e una lista civica. Il centrodestra, che non presenterà i simboli di partito ma formazioni civiche, proporrà Basilio Brodu, che, rispetto al candidato del 2010 – Paolo Manca – non potrà giovare dell’appoggio del Partito Sardo d’Azione, andato in coalizione con La Base dell’ex democratico Efisio Arbau. Il candidato di questa coalizione autonomista e civica sarà Andrea Soddu. Quindi, saranno presenti anche il Movimento Cinque Stelle con Tore Lai e due schieramenti civici, facenti capo rispettivamente a Pierluigi Saiu e Stefano Mannironi.
Trani
Nella cittadina pugliese, diventata capoluogo nel 2009, le elezioni si sono rese necessarie dopo le dimissioni del sindaco Luigi Nicola Riserbato. La maggioranza uscente di centrodestra si spacca, con Forza Italia e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che appoggiano Emanuele Tomasicchio, mentre il Nuovo Centrodestra ha formato Area Popolare, sostenendo il consigliere regionale Carlo Laurora. E proprio ad Area Popolare si richiama una delle tre liste civiche che candidano a sindaco Luigi Florio, su cui c’è il sostegno di parte degli alfaniani. Il centrosinistra (Pd, Noi a Sinistra, Realtà Italia, Verdi e liste civiche), dal canto suo, propone il vincitore delle primarie Amedeo Bottaro, mentre il Movimento Cinque Stelle si ripresenta con Antonella Papagni. Infine, Antonio Procacci guiderà quattro liste civiche.
Andria
Nell’altro capoluogo della Bat, invece, ci sarà una sfida a quattro. Da un lato, l’intero centrodestra (da Forza Italia a Fiamma Tricolore passando per il Movimento Schittulli, la lista dell’europarlamentare Raffaele Fitto e Noi con Salvini, oltre a una schiera di liste civiche) propone nuovamente agli elettori il sindaco uscente Nicola Giorgino. A sinistra, però, i candidati sindaco sono due: Michele Losappio (Noi a Sinistra) e Sabino Fortunato, vincitore delle primarie del centrosinistra (Pd, Idv e liste civiche). Infine, il Movimento Cinque Stelle proporrà Michele Coratella.
Matera
Al contrario di Andria, la sfida di Materà sarà caratterizzata da tante liste civiche e pochi simboli di partito. Di esse, quattro sono con il sindaco uscente Salvatore Adduce, che è appoggiato anche dal Pd, da Sel e Alleanza per l’Italia. Altrettante sostengono Angelo Tortorelli, su cui c’è stata la convergenza anche di Centro Democratico. Sette, invece, sono quelle che stanno con Raffaello De Ruggeri, appoggiato da Psi, Popolari per l’Italia, Forza Italia (nella lista Forza Matera) e Area Popolare (lista Matera Popolare). Se Franco Vespe si presenta con una sola civica, in due avranno con sé solo liste di partito: Noi con Salvini, che esordirà alle elezioni proponendo Antonio Cappiello e Antonio Materdomini, appoggiato dal Movimento Cinque Stelle.
Vibo Valentia
Tante liste civiche anche Vibo Valentia, dove il sindaco uscente di centrodestra Nicola D’Agostino non si presenta. Al suo posto, la maggioranza uscente presenta l’ex primo cittadino Elio Costa, che sarà sostenuto da Forza Italia, Area Popolare e cinque liste civiche. Antonio Lo Schiavo, vincitore delle primarie, sarà, invece, il candidato con tre civiche, Pd e Sel, ma non con Rifondazione Comunista, che appoggerà Antonio D’Agostino. Infine, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale andrà con l’ex senatore Francesco Bevilacqua.
[1] In realtà vi sono altri due comuni capoluogo di provincia meridionali chiamati al voto in questa tornata. Si tratta dei comuni sardi di Sanluri e Tempio Pausania, i quali, però, hanno meno di 15.000 abitanti e quindi votano con il sistema elettorale dei comuni inferiori: turno unico e lista unica per ogni candidato. Per questa ragione non li includiamo nella nostra rassegna.
[2] Ricordiamo che in Sicilia, a differenza delle altre regioni, si voti anche il lunedì primo giugno oltre che domenica 31 maggio.