Disoccupazione e immigrazione dietro i vincitori del 4 marzo

Un paese pervaso da due inquietudini: quella economica che spinge a dismisura il M5S; quella culturale che moltiplica i voti della Lega. Non si tratta solo di una interpretazione suggestiva, ma di un dato che emerge in modo statisticamente significativo da un’analisi basata su molte variabili.

Questa l’impressione che scaturisce dalle prime analisi della geografia elettorale che abbiamo effettuato con un insieme di indicatori socio-economici a livello provinciale. Il risultato in sintesi è questo:

La crescita del M5S appare nettamente associata alle province italiane che presentano un più alto tasso di disoccupazione. Si tratta di un effetto che regge anche tenendo conto di vari indicatori socio-economici (variabili legate alla prosperità economica e all’immigrazione) nonché della zona geografica.

 Il voto alla Lega è più alto nelle province dove più è cresciuto il tasso di stranieri. Anche in questo caso si tratta di un effetto che regge anche tenendo conto di vari indicatori socio-economici (variabili legate alla prosperità economica e all’immigrazione) nonché della zona geografica.