Europee Ungheria: un paradossale episodio di autoritarismo elettorale

Gabor Toka

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Gábor Tóka è professore presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Centrale Europea di Budapest in Ungheria. È specializzato nello studio comparato del comportamento elettorale, della comunicazione politica e del gerrymandering. È co-autore di Post-Communist Party Systems (Cambridge University Press, 1999), co-editor di The Europeanization of National Polities? e Citizens and the European Polity (entrambi editi da Oxford University Press, 2012).

Traduzione di Francesco Sorana. Il 26 maggio 2019 in Ungheria si è assistito a un paradosso elettorale: un governo da lungo tempo in carica è riuscito a vincere con un ampio margine di voti e grazie a una affluenza elettorale da record. Tuttavia, chi è uscito vincitore dalle elezioni è apparso insoddisfatto mentre gli sconfitti sono sembrati rincuorati. Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orbán alleatosi con il Partito Popolare Cristiano Democratico (KDNP) ha raccolto il 52% dei voti e acquisito il 62% dei 21 seggi ungheresi al Parlamento Europeo. Si tratta di un seggio e dell’1% in più dei...

26 May 2019 saw an election paradox in Hungary: a long-serving government won big on a record-high turnout, yet the winners looked frustrated and the losers positively re-charged. Prime Minister Viktor Orbán’s Fidesz-KDNP electoral alliance took well over 52% of the popular vote and 62% of the country’s 21 seats in the European Parliament. That is one seat and one percent of the vote up compared to the 2014 EP elections, and just one seat and four percent of the vote less than their all-time best in 2009. But Fidesz’ leaders appeared disappointed and the government shortly announced unexpected...