Quanta frammentazione in Italia oggi?

Mattia Collini

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Mattia Collini è assegnista di ricerca presso l'Università di Firenze, dove ha lavorato per il progetto EU H2020 SIRIUS (Skills and Integration of Migrants, Refugees and Asylum Richiedents in the European Labour Market). Laureatosi presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” in Scienze della politica e dei processi decisionali, ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso l'Istituto di Studi Umani e Sociali della Scuola Normale Superiore (Firenze) nel 2018, durante il quale ha trascorso un semestre presso la Central European University. I suoi principali interessi di ricerca riguardano partiti e sistemi partitici nell'Europa centro-orientale, sistemi elettorali, competizione tra i partiti in prospettiva comparata, con particolare attenzione alla volatilità elettorale e all'orientamento politico. Il suo lavoro accademico si occupa principalmente di ricerca quantitativa, con metodologie miste, e analisi statistica comparata.

L’articolo sul livello di bipartitismo e bipolarismo e bipartitismo di Matteo Boldrini e Vincenzo Emanuele  ha evidenziato come il sistema partitico italiano all’indomani delle elezioni del 25 settembre 2022 si caratterizzi per una maggior frammentazione rispetto ai livelli delle ultime elezioni, cui va aggiunto il perdurarsi di una forte volatilità elettorale. In questo pezzo ci concentriamo quindi sull’esaminare più in dettaglio quanto sia frammentato il nostro sistema politico, ovvero quanti sono i partiti che lo costituiscono, confrontandolo con l’evoluzione storica italiana dal 1948 e in prospettiva comparata rispetto agli altri paesi europei oggi.

In chiave nazionale, Torino si rivela una zona dove il centrosinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati, soprattutto se raffrontata ad un contesto nazionale piuttosto sfavorevole. Guardando ai collegi uninominali, Torino si mostra però divisa, con il centrosinistra che, per la Camera, vince nel collegio uninominale “Santa Rita - Mirafiori Nord - Mirafiori Sud”, mentre va al centrodestra il collegio “San Paolo - Cenisia - Pozzo Strada - Citturin - Borgata Lesna”. Al Senato, dove la città è ricompresa in un unico collegio, il seggio in palio all’uninominale è stato vinto dal candidato del centrosinistra, con il 37,97% contro il 33,48% del candidato della coalizione di...

Non ci sono buone notizie per la sinistra dal voto politico italiano. Considerando il blocco di sinistra tradizionale, costituito dai partiti di sinistra "classici" (partiti comunisti, socialisti e socialdemocratici) e il blocco di centrosinistra, che comprende anche i partiti della "nuova" sinistra, emerge un quadro alquanto negativo. Dal punto di vista nazionale, il blocco di centrosinistra registra la performance peggiore dal 1948. La sinistra tradizionale, invece, registra una performance negativa, ma il dato è lievemente maggiore se confrontato con il 2018 e con il 2001 (Figura 1) Figura 1: Performance della sinistra a livello...

Con l'uscita dei primi exit-poll, si profila già un primo risultato clamoroso di queste elezioni. Se gli exit-poll saranno confermati dai dati reali, la performance elettorale di Fratelli d'Italia tra il 2018 e il 2022 costituirà il terzo maggiore incremento elettorale nella storia delle elezioni politiche in Europa Occidentale dal secondo dopoguerra (+19,8 punti percentuali tra 2018 e 2022), dal 4,4% al 24,2% (media degli exit-poll di Sky, La7 e Rai). Come si vede dal grafico in pagina, prima del 25 settembre 2022, il partito che aveva maggiormente migliorato la propria performance tra...