Europee

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di Nicola Maggini   Le elezioni europee che si terranno tra il 22 e il 25 maggio 2014 (a seconda del paese) potrebbero acquisire, a detta di molti osservatori, una centralità e una rilevanza molto più ampia che in passato. Per capirlo, sarà opportuno vedere quanti cittadini europei si recheranno alle urne per scegliere i loro rappresentanti nel Parlamento Europeo. Infatti, nel campo degli studi elettorali, le elezioni europee sono sempre state considerate come second order elections , ossia elezioni in cui la posta in gioco è minore (o è percepita come tale) rispetto alle elezioni politiche (quando invece in palio...

di Roberto D’Alimonte Il grande successo di Renzi in queste europee stimola curiosità proibite. Se si andasse a votare per il Parlamento nazionale con l’attuale sistema elettorale, quello che è scaturito dalla sentenza della Consulta, cosa accadrebbe alla Camera? Come è noto, il sistema elettorale in vigore è di tipo proporzionale con varie soglie. Per i partiti singoli, quelli cioè non in coalizione, la soglia di sbarramento è del 4%. (https://treehouselodge.com) Chi sta sotto la soglia non prende neanche un seggio a vantaggio dei partiti sopra la soglia che in questo caso avrebbero una percentuale di seggi superiore alla...

Introduzione Lorenzo De Sio, Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini Parte I – Verso le elezioni europee Verso le elezioni europee, un quadro introduttivo Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini Vita di PE: l’evoluzione storica del Parlamento Europeo e dei suoi poteri Rocco Polin L’evoluzione dell’affluenza alle elezioni europee dal 1979 al 2009 Nicola Maggini Proporzionale a geometria variabile. Ecco come si vota nei 28 paesi membri Vincenzo Emanuele Le scelte degli europartiti: chi sono i candidati alla Presidenza della Commissione e come sono stati selezionati Bruno Marino Allargamento e successo elettorale: la strategia vincente del PPE Vincenzo Emanuele Unito ma perdente? Il PSE tra coesione partitica e declino elettorale Michail Schwartz Il gruppo dell’ALDE: un inevitabile ridimensionamento? Bruno...

di Nicola Maggini   Il risultato delle elezioni europee è inequivocabile: il Pd di Matteo Renzi ha vinto in maniera netta raggiungendo la percentuale “record” del 40,8%. Mai nessun partito di centrosinistra aveva ottenuto una percentuale simile. E in generale il Pd è il partito italiano che ha ottenuto la miglior percentuale di sempre da quando si vota per il Parlamento Europeo (ossia dal 1979). E se si guarda alle elezioni politiche, solo De Gasperi nel ‘48 e Fanfani nel ’58 avevano ottenuto vittorie elettorali migliori in termini percentuali. Il discorso è ovviamente diverso se si guarda ai valori assoluti: ad...

di Lorenzo De Sio Da dove viene la vittoria di Renzi? La maggior parte dei commenti e delle analisi che si sono succeduti nei giorni successivi al risultato delle ultime elezioni si è concentrata essenzialmente sulla descrizione del successo del Pd: sulle sue caratteristiche di interclassismo, sulla capacità di sfondare al Nord (e soprattutto al Nord-Est, finora tallone d’Achille del centrosinistra), eccetera. Nulla tuttavia sulle possibili cause di questo successo. Com’è stato possibile che un partito che un anno fa aveva il 25% oggi abbia oltre il 40%, e per di più in elezioni tradizionalmente favorevoli ai partiti antisistema, come...