Europee

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Un ruolo chiave dell'astensione; il ritorno (ma se ne era mai andato?) del "muro di Arcore", ovvero di una sostanziale impermeabilità tra centrosinistra e centrodestra: sono queste le due chiavi di lettura del cambiamento elettorale tra politiche 2022 e europee 2024, come emerge dai flussi elettorali stimati in base al nostro sondaggio preelettorale CAWI. Vediamo più in dettaglio, partendo anzitutto dalle destinazioni del voto 2022. Fatti 100 i voti 2022 di ciascun partito, dove sono andati? I risultati sono nella tabella che segue; il modo più rapido di analizzarli è anzitutto confrontando, per ogni partito, due tassi: il tasso di...

Alla vigilia delle imminenti elezioni europee, nel dibattito pubblico sui media si vanno già formando delle aspettative sul risultato; e per ogni partito i commentatori vanno definendo delle “soglie” che ne determineranno il successo o l’insuccesso. Il tutto in un processo essenzialmente governato dall’attualità politica, e in cui si parte dal presupposto che le elezioni europee siano l’equivalente di un sondaggio sul voto politico. Tuttavia sappiamo (da analisi sistematiche sul voto europeo, su cui c’è ormai una letteratura consolidata) che le elezioni europee hanno caratteristiche particolari che ne distorcono un po’ il risultato. E quindi di queste caratteristiche dovremo...

di Laura Sudulich Giovedì 22 Maggio Olanda e Regno Unito sono stati i primi paesi a votare per eleggere i delegati nazionali per il prossimo Parlamento Europeo. L’Irlanda ha invece votato venerdì 23 Maggio. Nel Regno Unito sono stati eletti 73 rappresentanti, con un sistema elettorale a liste chiuse su base regionale. L’Olanda manda a Strasburgo 26 nuovi delegati (uno in più rispetto alle elezioni del 2009) eletti con sistema a lista aperta in un unico collegio elettorale per tutto il paese. Infine, l’Irlanda ha votato per gli 11 delegati nazionali (uno in meno rispetto al 2009) con un sistema...

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Sulla base dei dati elettorali che per alcuni capoluoghi sono stati resi disponibili già alcune ore dopo la fine degli scrutini, abbiamo, in un precedente articolo, provato a ricostruire i movimenti di voto intercorsi tra le elezioni europee del 25 maggio e le politiche del febbraio 2013. Con questo articolo estendiamo quella stessa analisi alle due più grandi città italiane, Roma e Milano. Assieme le due “capitali” d’Italia, quella finanziaria e quella politica, assommano circa il 7% degli elettori italiani. Si tratta di due città per molti aspetti diverse anche e soprattutto per storia...

di Luigi Di Gregorio Nei manuali di scienza politica e di politica comparata, l’Italia è sempre stata presentata come un paese caratterizzato da un sistema partitico con troppi partiti. E tale caratteristica è interpretata come una delle principali cause, se non la più importante, dello scarso rendimento delle nostre istituzioni democratiche. In una democrazia parlamentare il Parlamento decide in ultima istanza. E se in Parlamento (per di più con due Camere con pari poteri) ci sono troppi partiti, i governi sono necessariamente di coalizione – spesso troppo ampie ed eterogenee – e questo rallenta, quando non paralizza l’attività decisionale, a...