Leggi elettorali

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di Roberto D'Alimonte Il sì unanime all’interno della conferenza dei capigruppo alla calendarizzazione della riforma elettorale alla Camera non deve ingannare. E’ un segnale. Ma il cammino verso una riforma resta lungo e complicato. Le divisioni tra i partiti e dentro i partiti restano profonde. Il resto lo fanno l’incertezza sugli scenari futuri e soprattutto il ‘fattore Berlusconi’. Dal 15 Ottobre di questo anno al 15 Ottobre del 2014 il Cavaliere potrebbe essere agli arresti domiciliari e quindi- si presume- sarà impossibilitato a fare campagna elettorale a modo suo. E’ credibile che, in queste condizioni, voglia una riforma elettorale che...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 5 febbraio 2017 Tra le possibili modifiche della legge elettorale della Camera il premio alla coalizione è quella più discussa in questo momento. Ricordiamo al lettore che attualmente la lista che arriva prima con almeno il 40% dei voti incassa un premio di maggioranza che la porta automaticamente al 54% dei seggi. Molti avrebbero preferito che la Consulta avesse bocciato anche questo elemento dell’Italicum, oltre al ballottaggio. E invece no. La decisione della Corte è importante perché da ora in poi non si potrà più sostenere (o almeno così speriamo) che un...

di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 ore del 17 novembre 2013 L’ennesima scissione nella politica italiana non solo complicherà la vita del governo ma anche le prospettive della riforma elettorale. Con la formazione del partito di Alfano si accrescono le fila di coloro che vorrebbero il ritorno al proporzionale visto che anche il nuovo partito intende collocarsi al centro della politica italiana sperando di diventare l’ago della bilancia tra destra e sinistra. Invece in questi giorni si è tornato a parlare di ritorno al mattarellum, che è cosa ben diversa da quella che servirebbe in questo momento a Alfano e...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 21 gennaio 2014 La riforma elettorale non c’è ancora. Ma l’accordo su quale debba essere c’è.  La fine di questa storia ci sarà quando il Parlamento avrà varato il testo e il Presidente della Repubblica lo avrà promulgato. Sono passaggi delicati e non scontati.  Ma quello che comincia oggi in commissione affari costituzionali della Camera è un processo che ha buone chances di arrivare a una conclusione positiva. Ha buone chances perché Pd e Fi, ma è il caso di dire Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, condividono lo stesso obiettivo. Entrambi si...

di Roberto D'Alimonte Voto di preferenza o collegi uninominali? Insieme al premio di governabilità (si veda Il Sole24Ore del  27 luglio) questa è l’altra questione sui cui si è arenata la riforma elettorale. A parole i partiti sono tutti d’accordo sull’ eliminazione delle famigerate liste bloccate. Di tutti gli aspetti dell’attuale sistema elettorale questo è sempre stato il più demonizzato. L’obiettivo apparentemente condiviso è quello di restituire agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Ma come?             Il voto di preferenza è il meccanismo più conosciuto. I partiti presentano una lista di candidati. Gli elettori hanno una o più...