Referendum 2016

Referendum 2016

Referendum 2016

di Matteo Cataldi Anche per il comune di Brescia vale quanto abbiamo osservato per Treviso e più in generale per l'intero paese. Il Sì ottiene nei comuni capoluogo e nei centri più grandi risultati nettamente più favorevoli che fuori dai centri urbani. Questa relazione rispecchia, almeno in parte, la maggior forza del Pd nelle città rispetto alla provincia, come osserviamo puntualmente ad ogni elezione nazionale. Nel comune di Brescia i Sì non vanno lontano dalla vittoria ottenendo il 48,4% dei voti validamente espressi. Nella provincia si fermano al 41,8%, un risultato vicino a quello nazionale. La matrice di flussi visualizzata attraverso il...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 ore del 29 Novembre 2016  Le nuove modalità di elezione del presidente della repubblica rappresentano l’esempio più eclatante della malafede dei critici della riforma costituzionale. L’attuale Costituzione prevede che dopo il terzo scrutinio il presidente sia eletto a scrutinio segreto dalla maggioranza dei grandi elettori. Finchè è rimasto in vigore il sistema elettorale proporzionale, e cioè fino al 1993, questa regola aveva un senso. In fondo, le maggioranze di seggi di allora coincidevano più o meno con la maggioranza dei voti popolari. Ma dopo l’introduzione di un sistema prevalentemente maggioritario - la legge Mattarella...

di Nicola Maggini Uno dei primi dati da analizzare per capire questo voto referendario è quello dell'affluenza alle urne e della relativa distribuzione geografica (vedi Figura 1). Nel complesso dell'Italia (senza la circoscrizione estero), ha votato ben il 68,5%. Una percentuale molto alta, più simile a quella registrata alle politiche del 2013 (75,2%) che a quella registrata alle europee del 2014 (58,7%). Già questo dato da solo ci mostra come questa tornata referendaria sia stata percepita come un appuntamento di natura "politica", che ha fortemente mobilitato gli elettori. Basti pensare che al referendum costituzionale del 2006 votò il 53,8% degli...

Siamo ormai a pochi giorni dal fatidico 4 dicembre. Le campagne elettorali dei due fronti stanno compiendo gli sforzi finali, e presto la parola sarà agli elettori. Le loro scelte determineranno le sorti della riforma costituzionale e, chissà, del governo Renzi. Abbiamo predisposto un simulatore che permette di valutare quale sarà l’esito finale ipotizzando i comportamenti dei diversi elettorati delle europee dei due anni e mezzo fa. Cosa faranno gli allora molto numerosi elettori del Pd? Come si divideranno, attirati dal richiamo del segretario da una parte, e della vecchia guardia dall’altra? E ancora, come voteranno gli elettori del M5s? Seguiranno...

di Nicola Maggini I dati del sondaggio CISE-Sole 24 Ore ci dicono che il voto al referendum sembra essere strettamente correlato con il giudizio sull'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Se infatti si considerano le tre categorie di risposta ("l'appartenenza alla UE è un male", "l'appartenenza alla UE non è nè un bene nè un male", "l'appartenenza alla UE è un bene"), si nota come il Sì al referendum aumenti in maniera perfettamente lineare passando dal giudizio più negativo a quello più positivo circa l'apparteneza dell'Italia alla UE. Infatti, tra chi considera un male l'appartenza dell'Italia alla UE, solo l'11% dichiara di...