Riforma costituzionale

Riforma costituzionale

Riforma costituzionale

di Aldo Paparo Abbiamo già avuto modo di segnalare come i dati del sondaggio dell'Osservatorio Politico Cise di questo autunno mostrino, nelle intenzioni di voto al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, un netto vantaggio del NO nelle regioni meridionali. In questo articolo cerchiamo di indagare più in profondità questa frattura geografica, concentrandoci sul comportamento differenziato fra nord e sud per alcune rilevanti categorie di elettori (Tab. 1). Tralasciamo quindi le 4 regioni della zona rossa, che sono quelle più politicamente connotate, e focalizziamo il confronto fra le due porzioni più volatili (e popolose) del paese: il nord e il sud,...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 3 aprile 2014             I paesi della Europa Occidentale che appartengono alla Unione Europea sono 15 (oltre l’Italia), compresi i piccolissimi Lussemburgo e Malta. In 7 la seconda camera non esiste. Vale a dire, in Finlandia, Danimarca, Svezia, Grecia, Lussemburgo e Malta il Parlamento è monocamerale. Negli altri 8 paesi  solo in Spagna la seconda camera è in gran parte elettiva. Questi sono i banalissimi dati da cui qualunque persona di buon senso dovrebbe partire per giudicare la proposta di riforma del Senato approvata l’altro ieri dal consiglio...

di Matteo Cataldi Tra gli elettori che in merito al referendum del prossimo 4 dicembre hanno già maturato una scelta di voto, il sondaggio Cise-Sole 24 Ore, mostra un andamento chiaro dei favorevoli/contrari alla riforma a seconda del titolo di studio conseguito. Nel campo del No questa tendenza è lineare. La massima concentrazione dei contrari alla riforma si ha tra i laureati (41%) e i diplomati (39%). In queste due categorie il vantaggio sul Sì è massimo (oltre 10 punti), con i favorevoli al 29% tra i laureati e al 30% tra i diplomati. Nel passaggio agli intervistati con un livello di...

di Aldo Paparo Abbiamo già pubblicato numerosi dati del sondaggio CISE-OP relativi al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. La nostra indagine ne contiene ancora alcuni che possono essere utile alla comprensione dell'importante voto che ci attende ormai fra poco più di due settimane. A cominciare da quelli relativi all'incrocio fra autocollocazione ideologica dei rispondenti e intenzione di voto al referendum, che presentiamo qui. Come si può vedere dalla Tabella, il SI è in testa nei bacini della sinistra (+9 punti sul NO) e del centro (+7). Al contrario, il NO è largamente in testa fra coloro che si dichiarano di...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 2 ottobre 2016 La legge elettorale è meno importante della riforma costituzionale. Questa affermazione fatta da Renzi l’altro ieri a Perugia è sbagliata. E' vero esattamente il contrario.  Senza una buona legge elettorale la riforma costituzionale da sola non può favorire la cosa che oggi conta di più, e cioè la stabilità dei governi. Per cambiare l’Italia, per far fronte alle sfide della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica occorrono governi capaci di durare. Governi con un orizzonte temporale. E per cercare di arrivare a questo risultato il sistema elettorale è una...