di Matteo Boldrini e Mattia Collini (Università degli Studi di Firenze)
Le elezioni amministrative del 3
e 4 ottobre si sono caratterizzate per due risultati principali: un diffuso
astensionismo che ha interessato in buona sostanza tutte le realtà italiane e
un significativo calo del Movimento Cinque Stelle – anche nelle città dove
esprimeva l’amministrazione uscente o aveva ottenuto risultati importanti alle
elezioni precedenti – accompagnato da una ripresa del centrosinistra e dalle
significativa crescita di Fratelli d’Italia, analizzate negli articoli di (link
a https://cise.luiss.it/cise/2021/10/07/ritorno-al-bipolarismo-il-quadro-delle-vittorie-e-delle-sfide-ai-ballottaggi-nei-comuni-sopra-i-15mila-abitanti/,
https://cise.luiss.it/cise/2021/10/05/comunali-2021-crollo-dellaffluenza-vince-lastensione-grandi-citta-disertate-tiene-leffetto-incumbent/
, https://cise.luiss.it/cise/2021/10/06/fdi-sorpassa-la-lega-m5s-crolla-pd-ai-livelli-2016-lanalisi-del-voto-nei-118-comuni-sopra-i-15-000-abitanti/ ).
Ma come si è distribuito il voto
all’interno delle principali aree metropolitane? Qui andiamo ad analizzare la
distribuzione dei voti e dell’affluenza nelle...