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Tag: premio di maggioranza

Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 9 luglio I collegi uninominali danno fastidio a tutti. Con l’attuale sistema elettorale i partiti in coalizione sono spinti a scegliere 147 candidati comuni alla Camera e 74 al Senato. È così che in Italia sono stati da sempre utilizzati i collegi uninominali. Questo vuol dire che prima del voto Salvini e Meloni da una parte, così come Letta e Conte dall’altra, dovranno sedersi intorno a un tavolo e litigare sulla spartizione tra loro dei 221 collegi in cui verranno presentati i candidati comuni delle rispettive...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 28 gennaio 2014 A Sartori il nome Italicum non piace. Il fatto non sorprende. Non avendolo inventato lui non poteva che essere così. Neanche a me piace più di tanto. Per quelli della mia generazione ricorda fatti tragici. Però tra tutti gli epiteti latineggianti con cui – unico paese al mondo- parliamo dei nostri sistemi elettorali è certamente il più azzeccato. Infatti  a partire dal 1993 tutti i sistemi elettorali adottati nei comuni, nelle province e nelle regioni sono varianti dell’Italicum. Questo tipo di sistema proporzionale con premio di maggioranza costituisce uno...

di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 5 dicembre 2013 E adesso che succede?  Se i partiti non facessero nulla da oggi al momento in cui la sentenza della Consulta sulla attuale legge elettorale verrà pubblicata con quale sistema elettorale si andrebbe a votare alle prossime elezioni? Tutto quello che abbiamo in mano per dare una risposta è un comunicato dell’ufficio stampa della Corte. Non è molto, ma basta per concludere che sarebbe un sistema elettorale proporzionale. Questo ha deciso la Consulta. Dichiarando l’illegittimità del premio di maggioranza ne ha sancito l’abolizione. Di fatto questo introduce un sistema proporzionale....

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 7 ottobre 2013 Superato lo scoglio della fiducia è ricominciato il balletto sulla riforma elettorale. E’ curioso che sia considerata una questione urgente ora che il pericolo di elezioni anticipate si è allontanato. Certo, non si puoi mai dire. L’unica cosa sicura è che non si voterà entro la fine dell’anno. Ma nessuno può garantire che non si voti nella primavera del 2014 invece che nel 2015. In questa ottica forse ha senso che si metta a posto lo strumento di voto nel caso che serva prima del tempo. Il problema è...

di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 9 novembre 2012 Prima delle elezioni siciliane il progetto di riforma elettorale su cui i partiti stavano lavorando si basava sulla sostituzione dell’attuale premio di maggioranza con un premio di governabilità in cifra fissa. Dopo mesi di trattative l’accordo era stato raggiunto su un premio del 12,5%. Al partito o alla coalizione con un voto più degli altri veniva dato alla Camera un bonus di 62 seggi. Questo era lo schema. Poi si è bloccato tutto per l’ennesima volta. La proposta di riforma presentata sulle pagine di questo giornale (si veda Il...