Volatilità elettorale sopra i 30 punti: sistema partitico instabile per la terza elezione di fila

Sulla base delle proiezioni Quorum per Sky TG24*, i risultati delle elezioni politiche italiane del 2022 sembrerebbero configurare un sistema partitico italiano che si confermerebbe come molto instabile. Come si vede dai dati riportati nella Figura 1, la volatilità elettorale si attesterebbe sopra i 30 punti, risultando quindi la terza più alta della storia repubblicana dopo il 1994 e il 2013.

Figura 1. Volatilità elettorale in Italia (1948-2022)

In chiave storico-comparata, considerando l’intero universo delle elezioni politiche dell’Europa Occidentale dal 1945 ad oggi, queste elezioni italiane registrerebbero l’ottavo livello di volatilità più alto (31,8 punti), come si vede dalla Figura 2.

Figura 2. Elezioni con la più alta volatilità in Europa occidentale (1945-2022)

Il dato più rilevante è però il fatto che l’instabilità che sembrerebbe emergere dalle elezioni politiche italiane del 2022 si inserisce in un quadro di perdurante instabilità del sistema partitico, che caratterizza il nostro paese dal 2013. Come mostra la Figura 3, considerando i casi di maggiore volatilità registrati in 3 elezioni consecutive, l’Italia del decennio 2013-2022 registra la più alta volatilità complessiva, con un valore aggregato di 95,05 punti, superiore anche a quello della Grecia nel drammatico periodo 2012-2015 (87,7 punti).

Normalmente, dopo un’elezione con alta volatilità, si assiste ad una successiva ristabilizzazione del sistema. Già nel 2018 avevamo commentato l’eccezionalità di due elezioni consecutive con alta volatilità. Adesso il caso italiano diventa ancora più eclatante e rafforza l’idea che il processo di deistituzionalizzazione del sistema partitico sia ancora in corso.

Figura 3. I casi di volatilità più alta in 3 elezioni consecutive in Europa occidentale (1945-2022)

*I DATI DI VOLATILITA’ CALCOLATI SUI RISULTATI FINALI SONO DISPONIBILI NEL DATASET DI EMANUELE (2015) QUI.

Vincenzo Emanuele è ricercatore in Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze con una tesi sul processo di nazionalizzazione del voto in Europa occidentale e le sue possibili determinanti. La sua tesi ha vinto il Premio 'Enrico Melchionda' conferita alle tesi di dottorato in Scienze Politiche discusse nel triennio 2012-2014 e il Premio 'Celso Ghini' come miglior tesi di dottorato in materia elettorale del biennio 2013-2014. È membro del CISE, di ITANES (Italian National Election Studies) e co-coordinatore del Research Network in Political Parties, Party Systems and Elections del CES (Council of European Studies). I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle elezioni e i sistemi di partito in prospettiva comparata, con particolare riferimento ai processi di nazionalizzazione e istituzionalizzazione. Ha pubblicato articoli su Comparative Political Studies, Party Politics, South European Society and Politics, Government and Opposition, Regional and Federal Studies, Journal of Contemporary European Research, oltre che sulle principali riviste scientifiche italiane. La sua monografia Cleavages, institutions, and competition. Understanding vote nationalization in Western Europe (1965-2015) è edita da Rowman and Littlefield/ECPR Press (2018). Sulle elezioni italiane del 2018, ha curato la Special Issue di Italian Political Science ‘Who’s the winner? An analysis of the 2018 Italian general election’. Clicca qui per accedere sito internet personale. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.
Bruno Marino è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli. I suoi interessi di ricerca comprendono partiti e sistemi di partito in prospettiva comparata, élite politiche e la personalizzazione della politica. Ha pubblicato articoli su West European Politics, Government and Opposition, Acta Politica, Electoral Studies, European Political Science Review, Regional and Federal Studies, Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica. La sua monografia, Party Leaders and their Selection Rules in Western Europe, è stata pubblicata da Routledge.