Osservatorio Politico

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di Aldo Paparo Due anni e mezzo or sono abbiamo iniziato la serie dei sondaggi dell'Osservatorio Politico. Già allora il lavoro si era manifestato quale il primo problema da risolvere ad opinione degli italiani. La maggioranza assoluta dei rispondenti, il 54,9%, lo indicava infatti al primo posto. Oggi, dopo trenta mesi di inarrestata recessione della nostra economia, la questione occupazionale è ancor di più la priorità. Infatti quasi due italiani su tre rispondono "il lavoro" alla domanda che chiede loro quale sia il problema più importante che un governo deve affrontare oggi in Italia. Per l'esattezza si tratta di 956 rispondenti sui 1510 che...

di Vincenzo Emanuele Nella Prima Repubblica, quando il tradizionale cleavage di classe era ancora molto forte, l'incrocio del voto con la categoria professionale rivelava una netta dicotomia tra le intenzioni di voto della borghesia e quelle degli operai: dirigenti, professionisti e grandi imprenditori mostravano un massiccio sostegno per la DC e i partiti di destra (PLI e MSI), mentre gli operai votavano prevalentemente il PCI e il PSI. Nel corso della Seconda Repubblica queste differenze si sono affievolite, dal momento che quote crescenti della classe operaia hanno iniziato a votare partiti di destra, e allo stesso modo la borghesia si è divisa tra...

di Nicola Maggini   Il Panel Elettorale CISE ci permette di ricostruire, a distanza di vari mesi, non soltanto i cambiamenti complessivi dell’opinione pubblica, ma i veri e propri cambiamenti degli atteggiamenti e delle opinioni a livello individuale. In questa sede presentiamo i risultati del confronto delle prime due ondate: primavera e autunno 2012. Quali categorie politiche sono maggiormente mobili? Quanti intervistati cambiano opinione politica a distanza di sei mesi? A queste domande cerchiamo di dare risposta con l’analisi che segue. In primo luogo, la Fig.1 mostra come si collocano i nostri 1524 intervistati sull’asse sinistra-destra nell’arco di sei mesi. Come...

 di Nicola Maggini La schiacciante vittoria di Matteo Renzi con il 68% dei voti alle elezioni per il segretario del Pd ha senza dubbio rappresentato l’evento più significativo dell’ultimo mese nel contesto politico italiano. Molti analisti hanno sottolineato come questo fatto costituisca una svolta storica per la sinistra, con l’affermazione di un leader per molti versi decisamente diverso dai precedenti leader del centrosinistra. Questo per ciò che concerne il lato dell’offerta politica. Ma dal punto di vista della domanda, ossia degli elettori, Renzi si è affermato grazie una constituency elettorale sul serio diversa dai tradizionali elettori delle primarie del Pd?...

di Aldo Paparo Con il sondaggio dell'Osservatorio Politico del Cise svolto nelle scorse settimane, è possibile ricominciare ad indagare le evoluzioni nell'intenzione di andare a votare o meno in caso ci fossero le elezioni politiche. Nelle ultime rilevazioni avevamo interrotto questo monitoraggio, dal momento che si svolgevano nelle immediate prossimità temporali della precedente o successiva elezione di carattere nazionale, quindi la il divario fra partecipazione dichiarata e reale era chiaramente inferiore. Oggi, però, ci troviamo di fronte ad un 40% di rispondenti che non dichiara la propria intenzione di voto in caso di elezioni politiche immediate. Siamo quindi di nuovo nella...