Referendum 2016

Referendum 2016

Referendum 2016

Siamo ormai a pochi giorni dal fatidico 4 dicembre. Le campagne elettorali dei due fronti stanno compiendo gli sforzi finali, e presto la parola sarà agli elettori. Le loro scelte determineranno le sorti della riforma costituzionale e, chissà, del governo Renzi. Abbiamo predisposto un simulatore che permette di valutare quale sarà l'esito finale ipotizzando i comportamenti dei diversi elettorati delle europee dei due anni e mezzo fa. Cosa faranno gli allora molto numerosi elettori del Pd? Come si divideranno, attirati dal richiamo del segretario da una parte, e della vecchia guardia dall'altra? E ancora, come voteranno gli elettori del M5s? Seguiranno...

Gli eventi elettorali recenti (il referendum Brexit; la vittoria di Trump) hanno testimoniato un fenomeno che è sempre più rilevante nelle recenti elezioni: la presenza di un gap informativo nelle prime ore dopo la chiusura dei seggi. Con l'afflusso dei primi risultati da alcune città, emerge una situazione di incertezza: in particolare quando i risultati provengono da zone con una specifica tradizione politica, così che il risultato parziale dello scrutinio nazionale non è rappresentativo di quello che sarà il risultato finale. Questo spesso produce una profonda incertezza, con effetti rilevanti non solo sull'opinione pubblica e sulle reazioni dei politici,...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 ore del 29 Novembre 2016  Le nuove modalità di elezione del presidente della repubblica rappresentano l’esempio più eclatante della malafede dei critici della riforma costituzionale. L’attuale Costituzione prevede che dopo il terzo scrutinio il presidente sia eletto a scrutinio segreto dalla maggioranza dei grandi elettori. Finchè è rimasto in vigore il sistema elettorale proporzionale, e cioè fino al 1993, questa regola aveva un senso. In fondo, le maggioranze di seggi di allora coincidevano più o meno con la maggioranza dei voti popolari. Ma dopo l’introduzione di un sistema prevalentemente maggioritario - la legge Mattarella...

Come finirà il referendum? La riforma sarà approvata o sarà respinta? Come si comporteranno gli elettori dei diversi partiti? Voteranno secondo le indicazioni dei rispettivi leader? L'affluenza giocherà un ruolo decisivo? Abbiamo predisposto un simulatore del risultato del 4 dicembre basandoci sui risultati delle politiche del 2013. Ci si può divertire ad ipotizzare quale sarà il comportamento degli elettori delle diverse forze politiche al referendum. L'unica condizione è che la somma di ciascuna riga sia pari a 100.    

di Nicola Maggini I dati del sondaggio CISE-Sole 24 Ore ci dicono che il voto al referendum sembra essere strettamente correlato con il giudizio sull'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Se infatti si considerano le tre categorie di risposta ("l'appartenenza alla UE è un male", "l'appartenenza alla UE non è nè un bene nè un male", "l'appartenenza alla UE è un bene"), si nota come il Sì al referendum aumenti in maniera perfettamente lineare passando dal giudizio più negativo a quello più positivo circa l'apparteneza dell'Italia alla UE. Infatti, tra chi considera un male l'appartenza dell'Italia alla UE, solo l'11% dichiara di...