Dopo la luna di miele. Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015
a cura di Aldo Paparo e Matteo Cataldi
Le elezioni europee della primavera 2014 avevano segnato un successo straordinario del Pd guidato da Renzi, a pochi mesi dal suo insediamento a Palazzo Chigi. Ci trovavamo nel pieno di quella luna di miele che rende particolarmente popolare un nuovo esecutivo presso il suo elettorato, e le prime mosse del governo guidato dal segretario democratico erano state improntate al buon senso e a evitare contrapposizioni.
Nei dodici mesi successivi lo scenario è mutato. L’azione di governo si è via via riempita di contenuti precisi, al di là dell’iniziale elenco di buone intenzioni, e nel fare ciò ha inesorabilmente scontentato qualcuno. Anche qualche pezzo del suo tradizionale blocco sociale, come ad esempio i sindacati, gli insegnanti e lavoratori del pubblico impiego.
In attesa che i buoni frutti delle decisioni prese si avvertano sul terreno economico, aprendo così magari la strada alla conquista di nuovi elettori, il centrosinistra guidato dal Pd ha recentemente fatto registrare una serie di risultati elettorali se non deludenti, certamente al di sotto delle attese – per altro inevitabilmente innalzate dal risultato delle europee. I primi segni che qualcosa era cambiato si registravano già nell’autunno del 2014, alle regionali di Emilia-Romagna e Calabria segnate dall’esplosione dell’astensione. Ma la fine della luna di miele diventava lampante nelle comunali e regionali della primavera 2015, che hanno visto sconfitte inattese e dei risultati generalmente in linea con quelli del Pd guidato da Bersani cinque anni prima.
Nel frattempo il M5s si consolida come il secondo partito italiano, e una possibile alternativa di governo nell’eventuale ballottaggio nazionale dell’Italicum; mentre la Lega si afferma come la prima forza del centrodestra, e quell’elemento attorno al quale ricostruire una alternativa di centrodestra al Pd che possa forse essere competitiva per la vittoria alle prossime politiche.
Molti dunque i motivi di interesse emersi nelle consultazioni regionali e comunali dei dodici mesi successivi alle europee. In questo settimo volume della serie dei Dossier CISE ripercorriamo quindi queste cruciali elezioni, nelle due tornate dell’autunno 2014 e della primavera 2015. Il volume raccoglie i numerosi contributi pubblicati sito web CISE che hanno analizzato queste consultazioni, consentendo così di fissarne i risultati e offrendo degli spunti di riflessione per ricerche future.
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