Permane la frattura città-campagna tra centro-sinistra e centro-destra alle Europee 2024

Analizzando il voto per ampiezza demografica dei comuni sembrano permanere le differenze città-campagna osservate negli ultimi anni. Il centro-sinistra guadagna voti a scapito del centro-destra man mano che cresce la dimensione del comune. In particolare, i tre partiti di centro-destra (FI, FdI, Lega) diminuiscono monotonicamente all’aumentare della dimensione demografica, passando da un complessivo 52,6 percento nei comuni inferiore ai 5mila abitanti a un 35,9 percento nelle città con oltre 100mila abitanti. Discorso inverso per le forze progressiste (ad eccezione del M5S). Il PD sale di circa 11 punti passando dai micro-comuni (sotto i 5mila abitanti) alle grandi città (sopra i 100mila abitanti). Discorso analogo per AVS, che nelle grandi città ottiene il 9,5 percento. Ciò significa che, considerati insieme, PD e AVS superano il centro-destra nelle grandi città italiane (38,9% contro 35,9%), mentre nei micro-comuni sono sotto di quasi 29 punti.

Vincenzo Emanuele è professore associato in Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze con una tesi sul processo di nazionalizzazione del voto in Europa occidentale e le sue possibili determinanti. La sua tesi ha vinto il Premio 'Enrico Melchionda' conferita alle tesi di dottorato in Scienze Politiche discusse nel triennio 2012-2014 e il Premio 'Celso Ghini' come miglior tesi di dottorato in materia elettorale del biennio 2013-2014. È membro del CISE, di ITANES (Italian National Election Studies) e del Research Network in Political Parties, Party Systems and Elections del CES (Council of European Studies). I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle elezioni e i sistemi di partito in prospettiva comparata, con particolare riferimento ai cleavages e ai processi di nazionalizzazione e istituzionalizzazione. Ha pubblicato articoli su European Journal of Political research, Comparative Political Studies, Party Politics, South European Society and Politics, Government and Opposition, Regional and Federal Studies, Journal of Contemporary European Research, oltre che sulle principali riviste scientifiche italiane. La sua prima monografia Cleavages, institutions, and competition. Understanding vote nationalization in Western Europe (1965-2015) è edita da Rowman and Littlefield/ECPR Press (2018), mentre la seconda The deinstitutionalization of Western European party systems è edita da Palgrave Macmillan. Sulle elezioni italiane del 2018, ha curato la Special Issue di Italian Political Science ‘Who’s the winner? An analysis of the 2018 Italian general election’. Clicca qui per accedere sito internet personale. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.
Mirko Crulli è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche della LUISS Guido Carli e PhD candidate presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, dov’è anche stato cultore della materia in Sociologia Politica. È stato visiting postgraduate research student presso il Dipartimento di Politics della University of Surrey. I suoi principali interessi di ricerca comprendono la teoria dei cleavages, il comportamento elettorale, il populismo e la destra radicale nell’Europa contemporanea, la geografia politica. Su questi temi ha pubblicato articoli in riviste scientifiche nazionali e internazionali, quali British Journal of Politics and International Relations, European Urban and Regional Studies, European Journal of Cultural and Political Sociology, Contemporary Italian Politics, Italian Journal of Electoral Studies. È membro della Società Italiana di Scienza Politica (SISP) e della Società Italiana Studi Elettorali (SISE). Nel 2021, ha vinto il premio “Celso Ghini” per la migliore tesi di laurea magistrale in materia di studi elettorali, assegnato dalla SISE.