Analizzando il voto per ampiezza demografica dei comuni sembrano permanere le differenze città-campagna osservate negli ultimi anni. Il centro-sinistra guadagna voti a scapito del centro-destra man mano che cresce la dimensione del comune. In particolare, i tre partiti di centro-destra (FI, FdI, Lega) diminuiscono monotonicamente all’aumentare della dimensione demografica, passando da un complessivo 52,6 percento nei comuni inferiore ai 5mila abitanti a un 35,9 percento nelle città con oltre 100mila abitanti. Discorso inverso per le forze progressiste (ad eccezione del M5S). Il PD sale di circa 11 punti passando dai micro-comuni (sotto i 5mila abitanti) alle grandi città (sopra i 100mila abitanti). Discorso analogo per AVS, che nelle grandi città ottiene il 9,5 percento. Ciò significa che, considerati insieme, PD e AVS superano il centro-destra nelle grandi città italiane (38,9% contro 35,9%), mentre nei micro-comuni sono sotto di quasi 29 punti.