I flussi elettorali a La Spezia: tutti verso Peracchini, anche un pezzo di sinistra

Aldo Paparo

204 ARTICOLI 0 COMMENTI
Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la Hoover Institution alla Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, Contemporary Italian Politics e su Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

I flussi elettorali di La Spezia mostrano come siano stati determinanti per la vittoria di Peracchini (centro-destra), l’elettorato di Guido Melley e soprattutto Lorenzo Forcieri. Proprio quest’ultimo, da iscritto al PD aveva destabilizzato, i democratici locali con una candidatura alternativa a Manfredini (centro-sinistra). (jaximplant.com) La composizione dell’elettorato di Peracchini, rispetto alle politiche del 2013, dimostra di essere molto più eterogenea rispetto a quella di Manfredini, la quale vede una netta maggioranza di elettori di Bersani.   I risultati di Genova e La Spezia hanno generato un piccolo terremoto politico in Liguria. Il centrodestra ha strappato al ballottaggio due città simbolo...

Ai ballottaggi vince il centrodestra che in particolare trionfa nei capoluoghi ottenendo alcune vittorie storiche (Genova, La Spezia, Pistoia). Nel complesso dei comuni superiori è un pareggio fra centrosinistra e centrodestra (52 città a testa). Rispetto alle precedenti comunali, però, l’arretramento del centrosinistra è netto. Boom di vittorie dei candidati civici. Il M5S si conferma quasi infallibile nei ballottaggi. Dopo i ballottaggi di ieri si è chiusa la tornata di elezioni comunali del 2017, l’ultimo grande turno elettorale nazionale che precede le elezioni politiche. La notte di ieri si è rivelata gravida di sorprese. I ballottaggi hanno prodotto esiti in...

Dopo la parentesi, durata tre anni, dell’amministrazione Bitonci, il centrosinistra riconquista Padova. Il primo turno si era concluso con il sindaco uscente in vantaggio di 11 punti percentuali e quasi 11 mila voti sul rivale Giordani (39.400 voti Bitonci, 28.600 Giordani). Al ballottaggio di domenica scorsa Bitonci guadagna circa cinquemila voti in più rispetto al primo turno, ma Giordani si aggiudica la vittoria conquistandone quasi quattro volte tanto, 19 mila voti in più rispetto al primo turno. L’affluenza è scesa di meno di tre punti percentuali rispetto a due settimane fa, un calo molto modesto considerato quello fatto registrare...

Ci eravamo lasciati due settimane fa con una vittoria al primo turno mancata per un pelo dal candidato di centrosinistra Di Benedetto, e ci ritroviamo oggi con una situazione ribaltata, che vede uscire vittorioso il candidato di centrodestra Biondi, salito, rispetto al primo turno, di quasi 20 punti percentuali - mentre Di Benedetto ne ha perso qualcuno. Come è stato possibile? Chi è che ha cambiato rotta, e in che direzione si è mosso? Guardando i flussi possiamo dire senza troppi indugi che Di Benedetto è stato meno abile di Biondi nell’accaparrarsi voti altrui ed eventualmente mobilitare gli astenuti. Fig. 1 –...

A Pistoia il sindaco uscente era Samuele Bertinelli del PD, che aveva vinto nel 2012 con il 59% dei voti al primo turno. Questa volta non solo non è riuscito a riconfermarsi al primo turno, quando è arrivato primo fermandosi al 37,5%, ma al secondo turno si è fatto sorpassare dallo sfidante della coalizione di centrodestra Alessandro Tomasi (di Fratelli d’Italia) che si è nettamente imposto con il 54,3% dei voti. Il dato è storico perché la città dal dopoguerra è stata sempre governata da un sindaco di sinistra o di centrosinistra. Per capire le dinamiche che hanno portato...