Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 dicembre Dopo la decisione del collegio elettorale dello scorso 14 dicembre resta un ultimo atto prima che Joe Biden sia proclamato ufficialmente presidente. Il 6 Gennaio la Camera dei rappresentanti e il Senato in una sessione congiunta dovranno ratificare il risultato dei cinquanta stati della federazione, uno per uno. Sono cinquanta certificati elettorali che i rappresentanti e i senatori eletti lo scorso 3 Novembre possono accettare o contestare. Prima di Trump era un atto solenne ma formale. Il 6 gennaio potrebbe non esserlo

Pubblicato su Luiss Open il 16 novembre  Nelle ore immediatamente successive alla chiusura delle urne negli Stati Uniti, lo scorso 3 novembre, non è stato possibile attribuire subito la vittoria al candidato democratico Joe Biden né escludere a strettissimo giro una riconferma del Presidente uscente Donald J. Trump. Questa situazione, in parte inedita, ha fatto scattare in poche ore l’ennesimo processo ai sondaggi di opinione, giudicati ancora una volta fallimentari, soprattutto alla luce del fatto che non si era materializzata la prevista “ondata blu” a favore di Biden e dei Democratici. Prudenza avrebbe...

Il presidente degli Stati Uniti gode di prerogative uniche tra le democrazie occidentali. Cumula le cariche di capo di Stato, di governo e delle forze armate. (www.genusinnovation.com) Nomina i vertici delle agenzie federali e – con ratifica del Senato – i giudici della Corte Suprema. La sua primazia istituzionale non costituisce però una variabile indipendente, quanto il prodotto di una condizione necessaria, e talvolta insufficiente: l’orientamento politico del Congresso, ovvero di due assemblee – la Camera dei Rappresentanti e il Senato – elette in un tempo e con funzioni diverse. L’organo legislativo ha rappresentato a lungo il perno del meccanismo decisionale americano. Nel XIX secolo, il presidente –...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 25 ottobre Le elezioni presidenziali USA sono un puzzle e allo stesso tempo una lotteria. Donald Trump ha vinto nel 2016 per 77.744 voti (lo 0,06 % del totale nazionale). Per la precisione ha battuto Hillary Clinton in Michigan per 10.704 voti (lo 0,2%), nel Wisconsin per 22.748 (lo 0,6%) e in Pennsylvania per 44.292 (lo 0,7 %).  Se la Clinton avesse conquistato questi tre stati, dove prima di lei avevano vinto Obama, Bush, Gore e suo marito, avrebbe ottenuto 278 grandi elettori contro i 260...

Per molti anni la politica portoghese è stata dominata dagli stessi, resilienti, attori politici. Questo contesto non è stato scosso nemmeno dalla crisi finanziaria dell'Eurozona e dal programma di salvataggio portoghese. La visibilità più elevata che questi partiti hanno ricevuto nei media ed un generalizzato cinismo politico dei cittadini portoghesi (che ironicamente gioca anche contro i nuovi arrivati ​​e i cambiamenti dello status quo) hanno contribuito in modo significativo al mantenimento di questa situazione. Dal 1999 fino al 2015, il parlamento portoghese (Assembleia da República) è stato composto dagli stessi sei partiti. I due principali attori in parlamento sono il Partido...