Un grande partito e quattro partiti medi in un solo Parlamento: le elezioni generali spagnole del 2019

Andrés Santana

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Andrés Santana è attualmente membro di facoltà presso l'Universidad Autónoma di Madrid (UAM). Ha conseguito un dottorato in Scienze Politiche (Università Pompeu Fabra), un master in Scienze Sociali (Juan March Institute) e una laurea in economia (Università Pompeu Fabra). Le sue aree di competenza sono il comportamento di voto, la sociologia politica e la metodologia di ricerca. Ha scritto in diverse riviste accademiche e ha pubblicato numerosi libri e capitoli di libri.

Traduzione a cura di Elisabetta Mannoni Perché la Spagna ha votato nel 2019? Questa è la terza volta dal 2015 che gli spagnoli si trovano a votare alle elezioni politiche. La prima volta, i livelli di volatilità elettorale erano stati senza precedenti (oltre il 35% degli elettori aveva cambiato partito tra il 2011 e il 2015) e il numero effettivo di partiti era aumentato in modo significativo, da 3,3 a 5 (Rama Caamaño 2016). Il sistema partitico verteva in una situazione di severa instabilità. Tra l’altro, nel 2015 l'alto grado di frammentazione parlamentare aveva reso impossibile ottenere il sostegno dalla maggioranza dei...

Why has Spain elections in 2019? This is the third time since 2015 that Spaniards have voted in a general election. In the first one, the levels of electoral volatility where unprecedented (more than 35 per cent of the voters switched parties between 2011 and 2015) and the number of electoral parties increased in a notable way, from 3.3 to 5.0 (Rama Caamaño 2016). The instability of the party system was profound. In 2015, the high degree of parliamentary fragmentation made it impossible to secure support from a majority of Deputies and constitute a Government (Simon 2016), so Spaniards had to...