La mobilitazione degli elettori dei vari partiti in 4 città

Matteo Cataldi

37 ARTICOLI 0 COMMENTI

di Matteo Cataldi e Aldo Paparo In attesa che i risultati dello spoglio comincino ad arrivare, e quindi il nostro modello cominci a produrre le simulazioni, abbiamo usato i dati dell’affluenza per stimare la mobilitazione dei diversi elettorati partitici. Abbiamo quindi preso i dati di sezione in 4 importanti città e calcolato i flussi elettorali fra politiche 2013 e questa tornata elettorale. Le uniche destinazioni possibili sono il voto e il non voto.  Non abbiamo ancora informazioni circa l’esito nelle diverse sezioni, e quindi non possiamo stimare quanti elettori abbiano votato SI e NO. Solo quanti hanno votato e quanti no. In...

di Matteo Cataldi Tra gli elettori che in merito al referendum del prossimo 4 dicembre hanno già maturato una scelta di voto, il sondaggio Cise-Sole 24 Ore, mostra un andamento chiaro dei favorevoli/contrari alla riforma a seconda del titolo di studio conseguito. Nel campo del No questa tendenza è lineare. La massima concentrazione dei contrari alla riforma si ha tra i laureati (41%) e i diplomati (39%). In queste due categorie il vantaggio sul Sì è massimo (oltre 10 punti), con i favorevoli al 29% tra i laureati e al 30% tra i diplomati. Nel passaggio agli intervistati con un livello di...

di Matteo Cataldi e Aldo Paparo De Magistris è di nuovo sindaco di Napoli. Come cinque anni fa il candidato del centrodestra, Lettieri, si è dovuto arrendere al secondo turno. Per lo meno stavolta non ha il rimpianto di avere dilapidato fra primo turno e ballottaggio un cospicuo vantaggio (era 11 punti avanti nel 2011 e quasi venti indietro quest'anno). Il risultato finale è curiosamente assai simile a quello di cinque anni fa: De Magistris avanza di un punto e mezzo, arrivando al 66,85% e doppiando quindi lo sfidante. L'analisi dei flussi elettorali fra primo e secondo turno ci permette di...

Una mutazione genetica. Se è vero che il risultato elettorale di Piero Fassino è stato deludente rispetto alla prova del 2011 (41,8 % contro il 56,6 % del 2011), ciò che è ancora più interessante è scoprire che la perdita di 95.000 voti da parte del candidato sindaco del Pd si accompagna a un cambiamento significativo della sua base elettorale. Sotto il semplice calo si cela infatti un complesso di flussi incrociati che permette di dare una lettura sorprendente al risultato di Torino, che in parte potrebbe suggerire spunti utili per analizzare anche altre città. Per stimare i flussi abbiamo...

In 2011 Italian local elections we observed high electoral mobility: in Milan, for example, the center-left gained his first-time victory in the Berlusconi era, while in Naples there was a significant split voting in the first round and a huge turnaround between the first and the second ballot. A general research question emerged: are the shifts in the results understandable trough a left-right axis (political nature hypothesis of these elections) or were there cross-cutting mechanisms (local nature hypothesis of the elections with a strong role of personal aspects)? To answer the question we analyze the voting ecological estimates in the three biggest cities involved in 2011 elections: Milan, Naples and Turin. For every matrix we generated the estimates both applying the traditional Goodman model (for the whole city and splitting by district) and the hierarchical multinomial-dirichlet model developed by Rosen, Jiang, King and Taner. The most important result of our study is the strong political polarization of the vote in the two northern cities and a great importance of the local factors in Naples, where only a dominant role of the candidates can make sense of the detected shifts in voting behaviour.