Analisi

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di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 4 settembre 2016 Si moltiplicano di questi tempi i segnali che il ballottaggio sia il vero problema dell’Italicum. Pochi lo dicono apertamente ma molti pensano che con questo meccanismo si consegnerà il governo nazionale al M5s. A questo riguardo è emblematica l’intervista rilasciata il 20 Luglio scorso al direttore de Il Foglio da Giorgio Napolitano. In tema di possibile revisione dell’Italicum il suggerimento delle ex presidente della repubblica è di ‘non puntare a tutti i costi sul ballottaggio che rischia, nel contesto attuale, di lasciare la direzione del Paese a una forza...

Tra le domande presenti nell’ultima rilevazione dell’Osservatorio Politico CISE si chiedeva ai rispondenti di collocarsi sull’asse sinistra-destra. Incrociando queste informazioni con le intenzioni di voto, possiamo indagare la relazione fra dimensione ideologica e voto nell’Italia di oggi. Il cleavage ideologico (Lipset e Rokkan 1967) ha rappresentato una dimensione fondamentale del conflitto politico in Italia nel corso della Prima Repubblica (Sani e Sartori 1978), e, seppur con rilevanti cambiamenti (Baldassari 2007), tale è rimasto anche nel corso della Seconda (Biorcio 2010). Per questo, è interessante analizzare come gli elettori italiani stiano percependo lo spazio ideologico in questi tempi di straordinari cambiamenti e volatilità. Iniziamo quindi dalla...

NOTA: una sintesi di questo articolo appare oggi nella rubrica Atlante Elettorale - a cura della Società Italiana di Studi Elettorali - su repubblica.it. Fra meno di tre settimane, gli elettori italiani si recheranno alle urne per il rinnovo del Parlamento, in un’elezione che, stando agli ultimi sondaggi disponibili, pare essere dagli esiti incerti e dalle conseguenze imprevedibili sia dal punto di vista della governabilità che della struttura della competizione. Stante la nuova legge elettorale (il c.d. Rosatellum), uno dei tre poli raggiungerà la maggioranza assoluta dei seggi o sarà necessaria una grande coalizione? E una eventuale coalizione post-voto da...

Introduction: Understanding the European Parliament elections of 2019 Luana Russo, Mark N. Franklin, Lorenzo De Sio Part I − Comparative Overview Much ado about nothing? The EP elections in comparative perspective Davide Angelucci, Luca Carrieri, Mark N. Franklin Party system change in EU countries: long-term instability and cleavage restructuring Vincenzo Emanuele, Bruno Marino Spitzenkandidaten 2.0: From experiment to routine in European elections? Thomas Christiansen, Michael Shackleton Explaining the outcome. Second-order factors still matter, but with an exceptional turnout increase Lorenzo De Sio, Luana Russo, Mark N. Franklin Impact of issues on party performance Nicola Maggini, Lorenzo De Sio, Diego Garzia, Alexander H. Trechsel Part II − Results...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 9 luglio I collegi uninominali danno fastidio a tutti. Con l’attuale sistema elettorale i partiti in coalizione sono spinti a scegliere 147 candidati comuni alla Camera e 74 al Senato. È così che in Italia sono stati da sempre utilizzati i collegi uninominali. Questo vuol dire che prima del voto Salvini e Meloni da una parte, così come Letta e Conte dall’altra, dovranno sedersi intorno a un tavolo e litigare sulla spartizione tra loro dei 221 collegi in cui verranno presentati i candidati comuni delle rispettive...