Il voto in Europa

Il voto in Europa

Il voto in Europa

di Vlastimil Havlík Ventuno europarlamentari che rappresentano la Repubblica Ceca (1 europarlamentare in meno rispetto al 2009) sono stati eletti il 23 e 24 maggio. Nella Repubblica Ceca è in vigore un sistema elettorale proporzionale con liste bloccate, una circoscrizione unica nazionale e una soglia di sbarramento del 5%. Per l’allocazione dei seggi tra i vari partiti è usato il metodo d’Hondt (Chytilek et al. 2009). La campagna elettorale Il termine “invisibile” è forse ciò che descrive meglio la campagna che ha preceduto le elezioni. Ciò non significa che i partiti politici (e i media) abbiano del tutto ignorato le elezioni, ma...

di Mikołaj Cześnik e Michał Kotnarowski Il contesto Le elezioni europee del 25 maggio sono le terze elezioni europee nella storia della moderna Polonia democratica. Le prime si sono tenute nel 2004, all’indomani dell’ingresso nell’Unione Europea, e le seconde nel 2009. Inentrambi i casi si sono verificati una bassa partecipazione elettorale e un successo dei partiti piccoli e radicali. Nel 2004 la partecipazione al voto fu infatti del 21%: il secondo valore più basso tra i paesi europei (solola Slovacchia fece peggio, col 17%). Inoltre questo valore era particolarmente basso anche al confronto con le elezioni nazionali più ravvicinate (nel...

Traduzione di Francesco Sorana. Come cinque anni fa, le elezioni del Parlamento Europeo in Belgio si sono tenute in concomitanza  con le elezioni regionali e federali. Dato che il voto è obbligatorio, l'eccezionale affluenza dell'88,5% non è un buon indicatore della rilevanza delle elezioni. Ma dalla quasi assenza di campagne e candidati europei nel dibattito pubblico e nei media, nonché dalle differenze marginali nei risultati elettorali tra i tre livelli, potremmo dedurre che le elezioni del Parlamento Europeo sono state di nuovo messe in ombra dalle campagne elettorali e dai candidati nazionali (Kelbel et al. 2016). Tuttavia, questa competizione elettorale ha assunto...

Traduzione di Elisabetta Mannoni. L'elezione del Parlamento Europeo si è svolta nella Francia metropolitana il 26 maggio (i dipartimenti d'oltremare avevano già votato il giorno prima). 74 i seggi che dovevano essere assegnati, con ulteriori 5 seggi di riserva in caso di Brexit. Le elezioni si sono svolte con un sistema proporzionale, con la soglia minima al 5% (Angelucci e Paparo 2019): solo le liste che superano questa soglia ottengono la possibilità di avere rappresentanti al Parlamento Europeo. Le liste di partito sono chiuse, il che significa che i cittadini votano per una lista, ma non possono esprimere alcuna preferenza...

Traduzione di Giorgia Ramazzotti. Secondo le reazioni spontanee dalle veglie dei partiti durante la notte elettorale svedese del 26 maggio, hanno vinto tutti i partiti. I partiti che sono arretrati non hanno perso tanto quanto temevano e, tra i partiti che ne hanno guadagnato, i festeggiamenti sono stati vistosi e gioiosi. La sola eccezione è stato il piccolo partito Iniziativa Femminista, che ha perso l’unico seggio che aveva vinto nel 2014. Il contesto Le elezioni 2019 per il Parlamento Europeo hanno avuto luogo a distanza di meno di un anno dalle elezioni politiche nazionali del settembre 2018, che hanno portato alle negoziazioni per...