Politiche

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Ecco la simulazione del Senato sulla base del 50% di sezioni scrutinate.  Le regioni certe al centrosinistra Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Liguria e Sardegna. (tramadol) Quelle certe al centrodestra sono Lombardia, Campania, Puglia e Veneto. Le regioni in bilico sono Lazio, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Calabria e Sicilia.     Condividi questo:FacebookLinkedInTwitterE-mail

di Alessandro Chiaramonte e Vincenzo Emanuele Lo straordinario successo di Grillo e il tracollo elettorale di Pdl e Pd modificano profondamente il paesaggio del nostro sistema partitico. Dalle politiche del 2008 era emerso un sistema a “bipolarismo limitato” , con la presenza di due grandi partiti, Pdl e Pd, che insieme raccoglievano più del 70% dei voti. Ciò rappresentava una grande novità rispetto agli anni più recenti, caratterizzati da un “bipolarismo frammentato” con molti piccoli partiti in grado di esercitare un notevole potere di ricatto sulle due coalizioni principali. Ma anche rispetto agli anni della Prima Repubblica, in cui la dinamica...

Ecco la simulazione del Senato sulla base del 20% di sezioni scrutinate. C’è da tener conto che il numero di sezioni scrutinate non è omogeneo fra le varie regioni; in particolare le sezioni pervenute da Lazio (2%) e Lombardia (7%) sono molto inferiori alla media.

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Presentiamo qui le matrici dei flussi elettorali fra politiche 2008 e 2013 in tre importanti città lombarde: Monza, Pavia e Varese. A cinque anni di distanza il centrodestra si è confermato prima coalizione in questi tre capoluoghi, seppur in forte calo: da circa la metà a circa un terzo dei voti validi. Percentualmente si tratta di contrazioni fra i 17 e i 21 punti. In particolare il Pdl ha perso 15 punti percentuali in tutti e tre i casi, mentre le perdite della Lega si sono mantenute fra i 6 e gli 8 punti....

Pubblicato sul Sole 24 Ore del 16 febbraio 2018 Un sondaggio in cui gli intervistati sono 6000 elettori invece dei 1000-1500, o addirittura meno, dei sondaggi tradizionali dovrebbe consentire di migliorare significativamente le stime sulle intenzioni di voto alle prossime elezioni del 4 Marzo. E’ questa la motivazione principale dietro al sondaggio realizzato dal CISE per questo giornale. Seimila intervistati sono tanti. Eppure è talmente elevata l’incertezza che circonda il prossimo voto che anche con un campione così robusto occorre prendere con grande  cautela i dati che presentiamo qui. Il vantaggio di un campione come questo è che questi dati...