Politiche

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In questo articolo prendiamo in considerazione l’analisi dei flussi elettorali fra il voto alle politiche 2013 e l’intenzione di voto per le politiche 2018, per quel che riguarda la ex “Zona Rossa” (Toscana, Emilia-Romagna, Umbria e Marche). In tal modo possiamo comprendere come siano intenzionati a votare i bacini elettorali del 2013 e i possibili movimenti e spostamenti degli elettori, mettendo in evidenza come i diversi elettorati di oggi siano composti da elettori che avevano o meno compiuto scelte diverse alle passate elezioni. Nonostante la forte tradizione politica che caratterizza i territori della ex “Zona Rossa” per un forte radicamento della...

Ecco la tabella con i seggi definitivi per lista al Camera.

E' finito lo spoglio in Piemonte, quindi ormai il risultato in Italia è definitivo (mancano pochissime sezioni che non sono decisive in nessuna regione). Manca ancora il dato definitivo dei 6 seggi eletti all'estero, dove tuttavia appare estremamente improbabile che Berlusconi possa invertire la tendenza. Dovrebbe infatti vincere sia in Nord America che nel collegio di Asia, Africa e Oceania. Di conseguenza, sembra ormai probabile che la maggioranza relativa al Senato andrà a Bersani, che tuttavia sarà molto lontano dalla maggioranza assoluta (anche con l'eventuale accordo con i senatori montiani).  

Nel contesto del rivoluzionario esito elettorale del 4 marzo, i risultati osservati a Torino si segnalano, in controtendenza, per la loro straordinaria stabilità. Come si può osservare nella Tabella 1, il centrosinistra ha mantenuto la palma di prima coalizione, sostanzialmente stabile rispetto a cinque anni fa (-0,5%). Il PD era il primo partito, ed è ancora il primo partito. Certo, in calo di 4 punti, ma nel frattempo c'è stata la scissione dell'allora candidato premier Bersani, tra gli altri. Nel capoluogo piemontese, poi, è stabile anche il M5S, che arretra di un punto e mezzo. Il centrodestra è l'unico dei tre...

Il sondaggio CISE-Sole 24 Ore sulle intenzioni di voto alle elezioni politiche del 4 marzo offre spunti interessanti anche per ciò che concerne l’analisi del voto per classi di età. L’età infatti è una caratteristica socio-demografica che può avere una influenza sulle scelte di voto e tradizionalmente negli studi elettorali sono due gli effetti legati all’età: l’effetto generazione –per cui le persone di un stessa coorte di età sono influenzate (in maniera stabile nel corso del tempo) nei propri comportamenti politico-elettorali dal periodo storico in cui si sono socializzate alla politica– e l’effetto ciclo di vita – per cui...