Primarie

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di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 14 febbraio Con la convocazione dell’assemblea nazionale e le dimissioni di Matteo Renzi si riapre la partita della leadership dentro il Pd. Una partita che si giocherà in due tempi, regolati da uno statuto complicato che pare non verrà cambiato, come qualcuno invece vorrebbe. La chiave saranno le primarie. Ma il primo tempo è dedicato alla scelta dei candidati che vi parteciperanno. Questa è questione che riguarda esclusivamente gli iscritti del Pd. Chiunque raccolga il sostegno del 10% dell’attuale assemblea nazionale del partito o le firme di 1.500 iscritti potrà presentare la...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 6 ottobre 2012 Un accordo tra Bersani e Renzi sulle regole delle primarie non c'è ancora. Ma nelle ultime ore si sono fatti progressi. Restano due questioni irrisolte. Il voto al secondo turno e la registrazione. In realtà sono una questione sola. Il nodo vero è la registrazione. Su questo punto c'è confusione. Va da sé che chi vuole votare nelle primarie di un partito debba registrarsi. L'anonimato non è ammissibile. Il problema vero sono i tempi e il luogo della registrazione. Se si chiede a un potenziale elettore delle primarie di registrarsi...

(Articolo pubblicato su ‘Questioni Primarie’ n. 5 del 4 maggio 2017) Con oltre 50 punti di vantaggio, Renzi ha stravinto le primarie del Partito Democratico. Per ritrovare un simile scarto dobbiamo tornare alle primarie fondative del 2007. Allora Veltroni vinse con oltre il 75% dei voti. La classe dirigente del partito era tutta schierata a sostegno dell’ex Sindaco di Roma. Per questo, come anche nel caso delle prime primarie di coalizione, quelle che incoronarono Prodi nel 2005, si parlo di ‘primarie di legittimazione’. Un bagno di popolo utile a compattare il partito (o la coalizione) e rilanciarlo in vista delle...

Di Roberto D’Alimonte Finalmente si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel della politica italiana.  La confusione sotto il cielo è ancora grande ma  le primarie del Pd (e quelle del Pdl) rappresentano un punto fermo per cominciare a capire gli scenari futuri. Particolarmente importanti saranno le primarie del Pd. Infatti, date le divisioni del centrodestra, potrebbero essere una sorta di elezioni anticipate.  In altre parole, chi vincerà le primarie democratiche potrebbe vincere anche le elezioni del 2013 e diventare presidente del consiglio.  Anche per questo motivo Bersani ha avuto coraggio e ha dimostrato lungimiranza nell’accettare la sfida....

di Vincenzo Emanuele Tre milioni e centomila. Questo il bilancio complessivo (ancorché non definitivo – mancano ancora alcune sezioni, ormai tre giorni dopo la chiusura dei seggi) della partecipazione alle primarie del centrosinistra. Rispetto all’enfasi iniziale posta sulla grande affluenza, dovuta alle prime stime che parlavano di oltre 4 milioni di elettori, il risultato finale costringe a ridimensionare l’entusiasmo un po’ retorico di molti commentatori. Intendiamoci, in tempi di antipolitica portare più di tre milioni di elettori ai seggi è un risultato ragguardevole, ma se confrontiamo questo dato con quello delle primarie del 2009 il numero di partecipanti è praticamente...