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Tag: elezioni europee

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 16 dicembre Il 22 ottobre 2014 il Parlamento Europeo ha approvato la Commissione Juncker con 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astensioni. Dei sette gruppi politici allora esistenti hanno votato a favore i popolari (PPE), i socialisti (S&D) e i liberali (ALDE). Questi sono i tre gruppi rappresentati nella Commissione. Hanno votato contro i verdi (Greens-EFA), la sinistra (GUE-NGL) e i sovranisti del gruppo di Farage (EFDD). I conservatori si sono divisi. I socialisti spagnoli, pur appartenendo al gruppo dei Socialisti e Democratici, si sono astenuti. La Commissione Juncker ha potuto...

 di Nicola Maggini     Le elezioni europee che si sono tenute tra il 22 e il 25 maggio 2014 (a seconda del paese) hanno acquisito una centralità e una rilevanza molto più ampia che in passato. Per capirlo, è opportuno vedere quanti cittadini europei si sono recati alle urne per scegliere i loro rappresentanti nel Parlamento Europeo. Infatti, nel campo degli studi elettorali, le elezioni europee sono sempre state considerate come second order elections (Reif e Schmitt 1980), ossia elezioni in cui la posta in gioco è minore (o è percepita come tale) rispetto alle elezioni politiche (quando invece in...

di Vincenzo Emanuele Mentre il risultato elettorale che si va delineando consegna un quadro politico terremotato rispetto alle Politiche di un anno fa, i dati relativi alla partecipazione al voto risultano più vicini alle pessimistiche previsioni della vigilia. Dal punto di vista dell’affluenza, le elezioni Europee del 2014 in Italia sono state senz’altro elezioni di “secondo ordine”. Secondo la consolidata teoria di Reif e Schmitt (1980), alle elezioni europee, essendoci un minore interesse in gioco rispetto alle politiche (manca infatti il “premio” della conquista del governo) gli elettori sono meno interessati e ciò si traduce in più bassi livelli di...

di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 18 maggio 2014 Le elezioni europee sono sempre state elezioni un po’ particolari. Queste lo sono ancora di più.  La gente le sente come meno importanti di quelle nazionali. Si vota per un parlamento distante di cui si sa poco o niente. La posta in gioco è minore e si va meno a votare. A partire dal 1979 l’affluenza è sempre calata. Alle ultime elezioni del 2009 è stata il 43%, ma con rilevanti variazioni territoriali. Escludendo i paesi con voto obbligatorio (Belgio e Lussemburgo) si va dal massimo di Malta (79%)...

di Luca Carrieri In Italia, durante l’intero ciclo politico bipolare (1994-2009), le elezioni europee hanno sempre costituito un decisivo banco di prova sia per i partiti di governo sia per i partiti di opposizione. Secondo Reif e Schmitt le elezioni del Parlamento europeo (Pe) costituiscono delle second-order elections, in cui la posta del gioco democratico, il rinnovo del Pe, ha storicamente rivestito un’importanza secondaria. Al contrario, le elezioni politiche nazionali, in cui gli elettori determinano l’elezione dei parlamenti e dei governi nazionali all’interno dei singoli paesi membri, si sono configurate come delle first-order elections. Pur tenendo presente questa importante...