Analisi

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Raramente il Molise ha goduto di una tale attenzione mediatica quale quella delle ultime settimane. Tale interesse è dovuto in gran parte al fatto che le elezioni regionali molisane rappresentano il primo appuntamento elettorale dopo le politiche, mentre è ancora in fase di discussione la formazione del governo nazionale. Molti hanno infatti sottolineato l’importanza strategica di questa tornata elettorale, quasi volta a sancire o meno i rapporti di forza tra i grandi partiti nazionali. Non a caso tutti i maggiori leader nazionali quali Berlusconi, Di Maio, Martina e Salvini hanno ripetutamente visitato il Molise nelle ultime settimane, un onore raramente concesso alla...

Nella palude in cui siamo finiti dopo il voto del 4 Marzo si comincia a guardare alla ennesima riforma elettorale come alla via di uscita per dare un governo al paese. Per ora la sola proposta in campo è quella annunciata recentemente da Salvini: innestare un premio di maggioranza sull’attuale impianto del Rosatellum. In pratica, il sistema elettorale continuerebbe a prevedere l’assegnazione di un terzo dei seggi nei collegi uninominali e di due terzi con formula proporzionale.  In aggiunta ci sarebbe un premio che dovrebbe andare alla coalizione o al partito che ottiene più voti. I seggi di premio...

Nella costante ricerca di immagine evocative per descrivere i fenomeni politici, avevamo parlato di ‘terremoto elettorale’ (Chiaramonte e De Sio 2014) in occasione delle elezioni del 2013. Pochi giorni fa, commentando il voto del 4 marzo, abbiamo parlato di ‘onda sismica’, espressione che, ricollegandosi a quanto accaduto nel 2013, enfatizza la persistenza di dinamiche di cambiamento elettorale per certi versi imprevedibili alla vigilia del voto. Ebbene, rimanendo sulla stessa falsariga, come dovremmo definire il cambiamento avvenuto tra il 2008 e il 2018 se non parlando di una vera e propria apocalisse del voto moderato? Confrontare i risultati elettorali è un...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell'11 marzo Ci vorrà un miracolo per dare un governo al paese. Per capirlo basta fare un banale esercizio. Immaginiamo che questa sia la sequenza del processo di formazione del prossimo governo. Mattarella potrebbe dare l’incarico a una personalità del centro-destra, visto che questo è lo schieramento con la base parlamentare più consistente. Come si evince dalla Tabella 1, con i suoi 265 seggi alla Camera e i suoi 137 seggi al Senato gliene servono rispettivamente 51 e 21 per arrivare a 316 e 158, le soglie di maggioranza nelle due camere. Dove li...

Reduce dal ‘terremoto elettorale’ del 2013 (Chiaramonte e De Sio 2014), il sistema partitico italiano, lungi dall'assestarsi, ha subito un'ulteriore violenta scossa nelle elezioni del 2018. Più violenta di quanto fosse nelle attese della vigilia, che vedevano il consolidamento delle coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra e del Movimento 5 Stelle (M5S) quali principali soggetti politici in competizione. In effetti, dal punto di vista complessivo del formato e della meccanica, il sistema partitico risultante dalle elezioni del 2018 presenta una configurazione tendenzialmente tripolare così come era stato nelle elezioni del 2013. Oltretutto, come detto, i perni del sistema sono gli...