Europee 2019

Europee 2019

Europee 2019

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo del 26 maggio 2019 sono state generalmente raccontate come elezioni critiche, ovvero come un momento che avrebbe segnato un prima e un dopo. Laddove il prima sarebbe stato rappresentato da un assetto politico incentrato sull’accordo tra le forze politiche tradizionali e il dopo, viceversa, avrebbe visto il prevalere delle forze cosiddette sovraniste o, come sarebbe meglio dire, anti-establishment. Il dibattito politico, giornalistico e accademico ha qualche volta fomentato l’eccitazione elettorale e qualche altra volta, invece, ha provato a spiegare, sine ira et studio, che molto probabilmente poco sarebbe cambiato. In questo ampio...

Una panoramica del voto Milano si conferma in queste elezioni europee una roccaforte del centrosinistra, un leitmotiv che ha caratterizzato anche le precedenti europee, il voto del 4 marzo 2018 e le ultime due comunali. Il capoluogo lombardo presenta un centrosinistra sorprendentemente compatto, quando stenta ad esserlo nel resto del paese. Se da una parte il PD ha perso quasi una decina di punti percentuali dal voto per l’Europarlamento del 2014 a quello del 2019 (45% e 36% rispettivamente), ne ha però guadagnati altrettanti rispetto all’esito delle scorse politiche, in cui aveva raggiunto poco meno del 27%. Il colpo di scena di queste...

Traduzione di Francesco Sorana. Il 26 maggio 2019 in Ungheria si è assistito a un paradosso elettorale: un governo da lungo tempo in carica è riuscito a vincere con un ampio margine di voti e grazie a una affluenza elettorale da record. Tuttavia, chi è uscito vincitore dalle elezioni è apparso insoddisfatto mentre gli sconfitti sono sembrati rincuorati. Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orbán alleatosi con il Partito Popolare Cristiano Democratico (KDNP) ha raccolto il 52% dei voti e acquisito il 62% dei 21 seggi ungheresi al Parlamento Europeo. Si tratta di un seggio e dell’1% in più dei...

Ci sono dei numeri particolarmente importanti per capire l’evoluzione della politica italiana. I primi, come abbiamo già visto, sono 1,5, 2 e 3, ovvero per quanto si moltiplicano i voti della Lega rispettivamente al Nord, al Centro e al Sud. Ma ce ne sono altri forse anche più importanti, che vengono da un’interpretazione più approfondita dei flussi elettorali, ovvero delle stime dei movimenti di voto tra diversi partiti. Abbiamo già presentato, come altri istituti, diverse analisi di flusso (tra politiche 2018 e europee 2019); tuttavia – soprattutto quando ci sono tanti numeri – per trarne delle conclusioni utili bisogna...

Il risultato delle elezioni europee a Torino riflette i vincitori del contesto nazionale, mostrando l’avanzamento del PD, della Lega e di FDI (con le dovute proporzioni, anche di Europa Verde) a cui fa da contraltare il plateale tonfo del M5S, la continua emorragia di voti da parte di FI e il fallimento del cartello La Sinistra. La Tabella 1 mostra come i suddetti vincitori siano gli unici attori ad aumentare il proprio bacino di voti rispetto al 2018, anche in termini di voti assoluti. Dato, questo, di una certa rilevanza in considerazione del fisiologico calo dell’affluenza rispetto alle politiche, che è...