Europee

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 di Nicola Maggini     Le elezioni europee del 2014 si sono ormai concluse con la conseguente ripartizione dei seggi tra i vari partiti a livello nazionale. I partiti nazionali poi dovranno costituirsi in gruppi politici all’interno del Parlamento Europeo (PE). Nel presente articolo analizziamo innanzitutto il risultato elettorale dei partiti che nello scorso PE facevano parte del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia-Europe of Freedom and Democracy (EFD), gruppo politico che raccoglie all’interno del PE i partiti della destra populista ed euroscettica, se non esplicitamente anti-euro ed anti-UE (Taggart 1998; Taggart e Szczerbiak 2004; Szczerbiak e Taggart 2008). Come...

Nina Liljeqvist In the 2009 European elections, Swedish voters favoured government parties on the centre-right and gave the cold shoulder to alternatives on both the far-left and far-right. Come 2014, things could not be more different. This is the fifth European Parliament election for Swedish voters and while voter turnout is on the up, support for the mainstream parties on both the centre-left and centre-right is decreasing. From the campaign to the result: the winners The voters are instead rewarding those that have emphasised specific issues and concrete alternatives in the campaign, namely green politics, feminism, and nationalism. The Green Party (Mp)...

Konstantinos Athanasiadis The elections of the 25th May in Greece were realised amidst pronounced polarisation, deep fragmentation and collapse of partisan identities. Interestingly, the elections coincided with the 40th anniversary of the collapse of the military junta that ruled Greece for seven years (1967-1974) and the subsequent consolidation of democracy as inculcated in the era of Metapolitefsi (change of regime/ new ethos in the conduct of politics). Konstantinos Athanasiadis is PhD Candidate at LUISS Guido Carli University. Mr Athanasiadis earned an MSc in International Politics from SOAS, University of London and a BA in International and European Studies from the University...

di Roberto D'Alimonte Il grande successo di Renzi in queste europee stimola curiosità proibite. Se si andasse a votare per il Parlamento nazionale con l'attuale sistema elettorale, quello che è scaturito dalla sentenza della Consulta, cosa accadrebbe alla Camera? Come è noto, il sistema elettorale in vigore è di tipo proporzionale con varie soglie. Per i partiti singoli, quelli cioè non in coalizione, la soglia di sbarramento è del 4%. Chi sta sotto la soglia non prende neanche un seggio a vantaggio dei partiti sopra la soglia che in questo caso avrebbero una percentuale di seggi superiore alla loro percentuale...

di Roberto D’Alimonte Due fattori hanno contribuito in maniera decisiva al successo del Pd di Renzi. Il primo è stato la sua capacità di portare a votare i suoi elettori, quelli che avevano votato Pd nel 2013. Un altro Pd. Il secondo è stato la sua capacità di allargare la base di consensi del suo partito, nonostante questo tipo di consultazione sia difficile per un partito di governo in tempo di crisi. Il primo fattore ha pesato più del secondo.  A mano a mano che diventano disponibili i voti ai partiti a livello di singole sezioni elettorali si riesce a capire...