Ricerca

Ricerca

Ricerca

Segnalazione bibliografica. Autori: Heinz Brandenburg e Marcel Van Egmond British Journal of Political Science 42, 441-463 (April 2012) Abstract This study reassesses the ability of the mass media to influence voter opinions directly. Combining data on media content with individuals’ assessments of British political parties during the 2005 general election campaign allows a test of newspapers’ persuasive influence in a way previously considered a ‘virtual impossibility’. Utilizing repeated measures from the 2005 BES campaign panel, multilevel regression analysis reveals significant impact of partisan slant not just on the evaluation of the party mentioned but also on evaluations of its competitor(s). The strongest evidence of...

Nel capoluogo siciliano si sono svolte, a circa due mesi di distanza l’una dall’altra, due competizioni elettorali che hanno prodotto in entrambi i casi un esito inaspettato alla luce dei rapporti di forza preesistenti: le primarie del centrosinistra hanno visto a sorpresa la vittoria di un outsider, Fabrizio Ferrandelli, che ha sconfitto Rita Borsellino, sostenuta da tutti i partiti della coalizione; le successive elezioni comunali hanno ancora una volta ribaltato le previsioni della vigilia con il candidato del centrodestra, Massimo Costa che non è nemmeno riuscito a raggiungere il ballottaggio. Così nella città che è stata per lungo tempo una roccaforte di Forza Italia prima e del Pdl poi, accedono al secondo turno due candidati progressisti: il vincitore delle primarie Ferrandelli e l’ex sindaco Leoluca Orlando che, con l’appoggio di Idv e sinistra radicale, ha addirittura sfiorato la vittoria al primo turno. La letteratura sul comportamento di voto delle città del Sud ha recentemente sottolineato la tendenza dell’elettorato meridionale a mostrare un’alta volatilità nelle proprie scelte di voto (Raniolo 2010), tale da rendere il Mezzogiorno un’area tanto imprevedibile quanto decisiva per la conquista del governo (D’Alimonte e Vassallo 2007). Le due recenti competizioni nella città di Palermo si inseriscono dunque all’interno di un trend già osservato in precedenza, ma mostrano anche alcuni elementi di novità. In particolare, sembra emergere la crescente incapacità dei partiti di mobilitare i propri elettori al voto e ciò fa sì che altri fattori, primo fra tutti la personalità dei candidati, diventino determinanti per la vittoria elettorale. Questo lavoro ha l’obiettivo di analizzare le elezioni primarie e le successive comunali spiegandone l’esito attraverso un approccio di geografia elettorale e l’utilizzo di una metodologia quantitativa con dati ecologici (Dogan e Rokkan 1969; Johnston et al. 1990). L’analisi della partecipazione e del voto sarà dunque condotta disaggregando i risultati a livello sub-comunale (le primarie nei 31 gazebo, le comunali nelle 55 Unità di Primo Livello, corrispondenti a quartieri e rioni storici della città), e comparandoli con quelli delle politiche 2006 e 2008, così da “mappare” le diverse zone della città dal punto di vista politico e sociale (grazie al confronto con alcuni utili indicatori socio-economici) e interpretare le due competizioni più recenti ( servendoci anche della stima dei flussi elettorali effettuata tramite il modello di Goodman). L’ipotesi da verificare è che i risultati del tutto inattesi delle due elezioni esaminate siano spiegabili alla luce di un fattore esplicativo principale: la frattura centro-periferia, che contrappone i quartieri centrali della città, contraddistinti da un voto tendenzialmente di centro-sinistra e stabile nel corso del tempo, a quelli socialmente marginali ed economicamente dipendenti delle zone periferiche, tendenti verso il centro-destra ma altamente volatili e maggiormente inclini a valutare le caratteristiche “personali” dei candidati piuttosto che il loro colore politico.

Nicola Maggini,  Young People’s Voting Behaviour in Europe. A Comparative Perspective, Palgrave Macmillan, 2016. Nicola Maggini, interviewed by Gianmarco Botti (English translation by Elisabetta Mannoni) What is your book about and why is it innovative? The book is about young people’s voting behavior in six European countries - namely Italy, France, the Netherlands, Spain, Sweden, and the United Kingdom - in a long-time perspective, from 1981 to the first years of the 21st century. The comparative approach is thus both a synchronic as well as a diachronic one. To be more precise, the book analyzes the determinants of young people’s voting behavior in...

D'Alimonte R., Bartolini S. (a cura di), Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001, Bologna, Il Mulino, 2002. ISBN 978-88-15-08426-2 La vittoria della Casa delle libertà nelle elezioni politiche 2001 è stata la più netta che il nuovo sistema elettorale abbia prodotto dalla sua introduzione nel 1993. La coalizione di centro-destra ha conseguito una solida maggioranza sia alla Camera sia al Senato. Di più: questa volta la maggioranza è quella espressa direttamente dagli elettori. Il bipolarismo italiano si va faticosamente consolidando e così la democrazia dell'alternanza. Piaccia o no l'esito, gli elettori italiani sono stati gli arbitri della contesa tra governo uscente e opposizione....

Segnalazione bibliografica. American Political Science Review 01 August 2011 105: 586-603 Autori: Kemtaro Fukumoto; Yusaku Horiuchi Abstract Weak electoral registration requirements are commonly thought to encourage electoral participation, but may also promote electoral fraud. As one possibility, candidates and their supporters can more easily mobilize voters who do not reside within the district to register there fraudulently and vote for that district's candidates. We statistically detect this classic type of electoral fraud for the first time, by taking advantage of a natural experimental setting in Japanese municipal elections. We argue that whether or not a municipal election was held in April 2003 can...