Pubblicazioni scientifiche

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-. (1997). Maggioritario per caso. Le elezioni politiche del 1996.

Nel capoluogo siciliano si sono svolte, a circa due mesi di distanza l’una dall’altra, due competizioni elettorali che hanno prodotto in entrambi i casi un esito inaspettato alla luce dei rapporti di forza preesistenti: le primarie del centrosinistra hanno visto a sorpresa la vittoria di un outsider, Fabrizio Ferrandelli, che ha sconfitto Rita Borsellino, sostenuta da tutti i partiti della coalizione; le successive elezioni comunali hanno ancora una volta ribaltato le previsioni della vigilia con il candidato del centrodestra, Massimo Costa che non è nemmeno riuscito a raggiungere il ballottaggio. Così nella città che è stata per lungo tempo una roccaforte di Forza Italia prima e del Pdl poi, accedono al secondo turno due candidati progressisti: il vincitore delle primarie Ferrandelli e l’ex sindaco Leoluca Orlando che, con l’appoggio di Idv e sinistra radicale, ha addirittura sfiorato la vittoria al primo turno. La letteratura sul comportamento di voto delle città del Sud ha recentemente sottolineato la tendenza dell’elettorato meridionale a mostrare un’alta volatilità nelle proprie scelte di voto (Raniolo 2010), tale da rendere il Mezzogiorno un’area tanto imprevedibile quanto decisiva per la conquista del governo (D’Alimonte e Vassallo 2007). Le due recenti competizioni nella città di Palermo si inseriscono dunque all’interno di un trend già osservato in precedenza, ma mostrano anche alcuni elementi di novità. In particolare, sembra emergere la crescente incapacità dei partiti di mobilitare i propri elettori al voto e ciò fa sì che altri fattori, primo fra tutti la personalità dei candidati, diventino determinanti per la vittoria elettorale. Questo lavoro ha l’obiettivo di analizzare le elezioni primarie e le successive comunali spiegandone l’esito attraverso un approccio di geografia elettorale e l’utilizzo di una metodologia quantitativa con dati ecologici (Dogan e Rokkan 1969; Johnston et al. 1990). L’analisi della partecipazione e del voto sarà dunque condotta disaggregando i risultati a livello sub-comunale (le primarie nei 31 gazebo, le comunali nelle 55 Unità di Primo Livello, corrispondenti a quartieri e rioni storici della città), e comparandoli con quelli delle politiche 2006 e 2008, così da “mappare” le diverse zone della città dal punto di vista politico e sociale (grazie al confronto con alcuni utili indicatori socio-economici) e interpretare le due competizioni più recenti ( servendoci anche della stima dei flussi elettorali effettuata tramite il modello di Goodman). L’ipotesi da verificare è che i risultati del tutto inattesi delle due elezioni esaminate siano spiegabili alla luce di un fattore esplicativo principale: la frattura centro-periferia, che contrappone i quartieri centrali della città, contraddistinti da un voto tendenzialmente di centro-sinistra e stabile nel corso del tempo, a quelli socialmente marginali ed economicamente dipendenti delle zone periferiche, tendenti verso il centro-destra ma altamente volatili e maggiormente inclini a valutare le caratteristiche “personali” dei candidati piuttosto che il loro colore politico.

Maggini, N. (2010). Quali prospettive per il Pd e gli altri partiti di centrosinistra? Un’analisi dei dati e delle tendenze elettorali. Quaderni Del Circolo Rosselli, 108(3-4), 117–120.

This article analyzes the results of the Italian municipal elections held in May 2011. First, we make a simple count of the municipalities won by the various political blocs, and secondly we make a comparison with the results of regional elections of 2010. We have compared data concerning both the electoral performances of political blocs and those of the political parties who appeared in this election. We also present the results as disaggregated data, both from a demographic standpoint and from a geographical point of view. The analysis shows a clear electoral defeat of the center-right coalition, both in terms of municipalities lost and in terms of percentages of votes obtained. The fact that these two phenomena have occurred especially in the North, its traditional area of electoral strength, makes this defeat particularly significant. The center-left coalition, due to the difficulties of its opponent, gets a good result in terms of number of municipalities won, while not improving its performance in terms of percentages of votes obtained. The centrist coalition, finally, does not get a great performance in terms of votes obtained, but it often proves decisive in forcing the other two coalitions to the second ballot.

Lorenzo De Sio, Mark N. Franklin, Till Weber, The risks and opportunities of Europe: How issue yield explains (non-)reactions to the financial crisis, Electoral Studies, Volume 44, December 2016, Pages 483-491, ISSN 0261-379 Intervista di Andrea Maccagno a Lorenzo De Sio Lorenzo De Sio, questo articolo analizza come i partiti dei vari paesi europei hanno utilizzato (o scelto di non utilizzare) il controverso tema dell'integrazione europea nelle loro strategie di competizione elettorale. Da quale interrogativo di ricerca nasce questo articolo? Le Interviste CISE mirano a divulgare l'attività di ricerca del CISE che produce pubblicazioni scientifiche in ambito italiano e internazionale. La formula dell'intervista,...