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Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato
W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la
Hoover Institution alla
Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la
Scuola Normale Superiore (ex
SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso
Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei
Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su
South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale,
Contemporary Italian Politics e su
Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in
Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE.
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di Aldo Paparo
Siamo a poche ore dall'apertura dei seggi per le elezioni comunali in Valle d'Aosta. Qui ci concentriamo, come sempre, sui comuni superiori, definiti come a livello nazionale quali quelli con almeno 15.000 abitanti. Solo il capoluogo Aosta soddisfa tale criterio. In questo articolo presentiamo il quadro delle candidature, inserendolo nel contesto della recente storia elettorale cittadina.
Prima di entrare nel dettaglio dei candidati in corsa, discutiamo brevemente il sistema elettorale in vigore nella regione per le elezioni comunali. In Val d'Aosta sono addirittura tre i sistemi elettorali: uno per i comuni molto piccoli, fino 1.000 abitanti, uno per...
di Aldo Paparo
In questo articolo ci concentriamo sui comuni superiori chiamati alle urne domani per rinnovare i propri organi di governo cittadino nella provincia autonoma di Bolzano. A differenza di quanto avviene in provincia di Trento, qui la soglia che distingue i comuni più grandi da quelli pi piccoli – a cui si applicano due diversi sistemi elettorali – è identica a quella nazionale: 15.000 abitanti. I comuni superiore altoatesini al voto sono dunque quattro: il capoluogo Bolzano, Bressanone, Laives e Merano. Il sistema elettorale, però, presenta fondamentali differenze rispetto a quello nazionale. In Alto Adige, infatti, non è...