Comunali 2015 ad Aosta: offerta in campo e storia recente

Aldo Paparo

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Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la Hoover Institution alla Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la Scuola Normale Superiore (ex SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, Contemporary Italian Politics e su Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

di Aldo Paparo Siamo a poche ore dall'apertura dei seggi per le elezioni comunali in Valle d'Aosta. Qui ci concentriamo, come sempre, sui comuni superiori, definiti come a livello nazionale quali quelli con almeno 15.000 abitanti. Solo il capoluogo Aosta soddisfa tale criterio. In questo articolo presentiamo il quadro delle candidature, inserendolo nel contesto della recente storia elettorale cittadina. Prima di entrare nel dettaglio dei candidati in corsa, discutiamo brevemente il sistema elettorale in vigore nella regione per le elezioni comunali. In Val d'Aosta sono addirittura tre i sistemi elettorali: uno per i comuni molto piccoli, fino 1.000 abitanti, uno per...

di Aldo Paparo In questo articolo ci concentriamo sui comuni superiori chiamati alle urne domani per rinnovare i propri organi di governo cittadino nella provincia autonoma di Bolzano. A differenza di quanto avviene in provincia di Trento, qui la soglia che distingue i comuni più grandi da quelli pi piccoli – a cui si applicano due diversi sistemi elettorali – è identica a quella nazionale: 15.000 abitanti. I comuni superiore altoatesini al voto sono dunque quattro: il capoluogo Bolzano, Bressanone, Laives e Merano. Il sistema elettorale, però, presenta fondamentali differenze rispetto a quello nazionale. In Alto Adige, infatti, non è...

di Aldo Paparo Siamo ormai alle porte della tornata elettorale che a fine mese coinvolgerà 7 regioni e oltre 1.000 comuni, di cui 20 capoluoghi di provincia ed un centinaio superiore ai 15.000 abitanti. Già questa domenica, però, gli elettori saranno chiamati alle urne per le elezioni comunali in Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta. Le regioni a statuto speciale godono di una particolare autonomia nell'organizzazione delle elezioni locali sul proprio territorio, che va ben oltre la scelta della data di svolgimento. In questo articolo ci dedichiamo alla presentazione delle imminenti elezioni comunali nella provincia autonoma di Trento. Preferiamo separare l'analisi delle...

di Aldo Paparo La notizia politica della settimana nel nostro paese risiede certamente nell’approvazione dell’Italicum. Lunedì il testo della nuova legge elettorale per la Camera è stato definitivamente approvato dall’aula di Montecitorio dopo essere stato licenziato – non senza affanni - dalla Commissione Affari Costituzionali nella medesima redazione approvata dal Senato a fine gennaio. Il governo ha posto la questione di fiducia sui quattro voti decisivi, vendendosela sempre accordare da maggioranze assolute dei componenti l’assemblea, seppur via via decrescenti (comprese fra i 352 sì del primo voto e i 334 dell’ultimo). L’esecutivo ha deciso di evitare in questo modo l’approvazione di...

di Aldo Paparo Con il sondaggio dell'Osservatorio Politico del Cise svolto nelle scorse settimane, è possibile ricominciare ad indagare le evoluzioni nell'intenzione di andare a votare o meno in caso ci fossero le elezioni politiche. Nelle ultime rilevazioni avevamo interrotto questo monitoraggio, dal momento che si svolgevano nelle immediate prossimità temporali della precedente o successiva elezione di carattere nazionale, quindi la il divario fra partecipazione dichiarata e reale era chiaramente inferiore. Oggi, però, ci troviamo di fronte ad un 40% di rispondenti che non dichiara la propria intenzione di voto in caso di elezioni politiche immediate. Siamo quindi di nuovo nella...